Nella bellissima cornice dell’antico Palazzo del Buon Pastore di Roma, ideata ed organizzata da Archivia, Leggendaria, Sessismoerazzismo, la Casa Internazionale delle Donne, torna dal 5 all’8 marzo Feminism, la Fiera dell’editoria delle donne, ormai giunta alla terza edizione.
L’evento, aperto alla cittadinanza, si articola su 4 giorni di incontri, focus, spettacoli a ingresso gratuito ed è proprio all’interno di una ricca alternanza di dibattiti e presentazioni di scrittrici e case editrici che si inserisce il caso editoriale “Le Assassine” con l’editrice Tiziana Elsa Prina, caso a cui le maggiori testate nazionali hanno rivolto l’attenzione per aver scelto di trattare la letteratura gialla non solo al femminile ma anche di scrittrici unicamente straniere - almeno per il momento - sia viventi per la collana Oltreconfine che non per quella Vintage.
Saranno due i momenti in cui l’editrice Tiziana Elsa Prina incontrerà il pubblico presente:
Venerdì 6 marzo ore 18:00 Sala 2 Caminetto si parlerà del libro “L’urlo dell’innocente” di Unity Dow, giudice dell’Alta Corta del Botswana, nota per le sue battaglie nell’ambito dei diritti umani.
“Questo romanzo pubblicato da una piccola casa editrice australiana che ho trovato alla Fiera di Francoforte – ha dichiarato l’editrice Tiziana Elsa Prina - non è solo un thriller nato dalla fertile fantasia di uno scrittore, ma una storia che si basa su un caso vero o, forse, sarebbe meglio dire su casi veri di omicidi rituali. L’autrice, che tra l’altro è una donna nota nel continente africano per le sue battaglie per i diritti civili, ci porta infatti in un mondo sconosciuto a molti occidentali e attraverso la narrazione riesce non solo a creare quella suspense che si cerca in questo genere di romanzi, ma a farci capire aspetti di una società così lontana dalla nostra. Un libro, insomma, che incuriosisce, ma che strappa anche il cuore per quel che ci mostra”.
Sabato 7 Marzo ore 16:00 Sala 4 Trust si parlerà del giallo classico e del giallo d’autrice sulla base dell’opera “All’una e trenta” di Isabel Ostrander della collana Vintage di Edizioni Le Assassine.
In questo giallo, che risale ormai a oltre cent’anni fa, Damon Gaunt è un detective cieco chiamato a indagare sulla morte di un ricco uomo d’affari, molto in vista nella società newyorkese che conta. La famiglia del morto si rivolge a lui, infallibile nonostante sia cieco fin dalla nascita, perché non ha fiducia nella polizia e teme che un’indagine tirata troppo per le lunghe possa infangare il buon nome della famiglia. Il romanzo è costellato di aringhe rosse, un espediente usato nei gialli per depistare il lettore nella ricerca del colpevole. Inizialmente si pensa infatti che il delitto sia dovuto a un furto, ma Gaunt smonterà l’ipotesi, scoprendo che l’omicida va cercato proprio all’interno della famiglia del morto. Centrale in tutta la vicenda è la cecità del detective, che nel risolvere il caso è in grado di utilizzare tutti gli altri sensi, oltre alla sua perspicacia fuori dal comune.
Pubblicato in data 27-02-2020 | hits (1.234) | da: Francesca Ghezzani
Vuoi fare una segnalazione relativa a questo articolo? (Clicca qui)