Tra le sette isole maggiori dell'arcipelago toscano una perla di rara bellezza è costituita dall'Isola del Giglio. Un luogo quasi magico, facilmente raggiungibile anche in traghetto prenotando sul sito Traghetti Isola del Giglio il proprio biglietto, dall'atmosfera rilassante e caratterizzato da una superficie di soli 21 kmq costituita da un territorio per il 90% ancora selvaggio.
Il mare cristallino color smeraldo e i fondali ricchi di specie marine rappresentano le principali attrazioni per appassionati di snorkeling ed immersioni. L'isola del Giglio è passata purtroppo agli onori della cronaca nel 2012 a seguito dell'incidente della nave da crociera Costa Concordia, tuttavia si è subito lasciata alle spalle la pesante tragedia per ritornare ad essere una delle mete più ambite da migliaia di turisti.
Se da una parte l'isola del Giglio è conosciuta e rinomata per la sua storia antichissima (era già abitata all'età del ferro), le bellezze naturali, le spiagge incontaminate nonché l'affascinante mondo subacqueo, dall'altra forse pochi sanno che si è proposta per ospitare un laboratorio per lo studio e sfruttamento delle cosiddette blue energy. Si tratta del progetto internazionale di ricerca MAESTRALE cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e coordinato dall'Università di Siena.
In generale le isole sono considerate dai ricercatori luoghi ideali per analizzare le transazioni climatiche e dove poter sperimentare le fonti rinnovabili, la gestione sostenibile dell'acqua, l'economia circolare e forme alternative di mobilità per abitanti e turisti. L'Isola del Giglio possiede il perfetto identikit stilato dai ricercatori e per di più ha da tempo imboccato il percorso per utilizzare le energie offerte generosamente da madre natura, dimostrandosi un candidato altamente qualificato per supportare l'ambizioso progetto.
La finalità dei blue energy labs è creare momenti di confronto in modo da sensibilizzare ed incoraggiare istituzioni, imprese e cittadini sull'importanza di investire per una rapida transizione verso le fonti rinnovabili. In questo caso l'attenzione è stata puntata principalmente sullo studio del moto ondoso, delle maree e delle correnti per produrre energia elettrica. Parallelamente saranno oggetto di sperimentazione anche altre importanti forme energetiche alternative come le biomasse acquatiche (in special modo l'impiego delle alghe come combustibile) e impianti eolici per sfruttare la potenza del vento.
Sono ben 8 i paesi dell'area del Mediterraneo che hanno aderito a questa importante iniziativa e qualora andasse a buon fine, verranno avviati 20 progetti piloti in collaborazione con le imprese locali e valutati in base alla fattibilità economica e la sostenibilità ambientale. L'Amministrazione comunale dell'Isola del Giglio si è dimostrata molto sensibile all'argomento firmando nel 2015 un protocollo d'intesa con la Regione Toscana proprio per lo sfruttamento delle rinnovabili.
Dagli incontri che si sono tenuti per valutare la candidatura e per informare i cittadini e chiedere il loro parere, i ricercatori sono stati molto soddisfatti nel costatare il grande interesse sull'argomento e l'attiva partecipazione da parte dell'intera comunità. In seguito di sono svolti anche sopralluoghi per localizzare le zone più idonee dove stabilire i centri di ricerca, individuando nel molo sottoflutto e nell'impianto di dissalazione due punti strategici di possibile impiego.