Grande il sostegno delle aziende produttrici di prodotti enogastronomici e del beverage
Quell’unione, da sempre desiderata della partecipazione alla vita sociale, di tutte le associazioni di settore, al fine di offrire una sempre migliore accoglienza turistica, è ormai divenuta una realtà almeno a Napoli dove Dario Duro, fiduciario della sezione Napoli dell’A.M.I.R.A. (Associazione Maitres Italiani Ristoranti Alberghi), ma potremmo fare riferimento a tutta la Campania per l’opera che sta svolgendo in tal senso, è riuscito a coinvolgere un pò tutti i sodalizi. Infatti, oltre a direttori di albergo che ospitano le iniziative Amira, importante è la partecipazione delle aziende agli incontri che Duro programma. Nei giorni scorsi, fra le consorelle, anche la Delegazione Napoli di F.I.S.A.R, Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori, ha voluto iniziare un esperimento di scambio professionalità con una integrazione di know-how. Al cospetto dell’incantevole panorama offerto dai saloni dell’hotel Paradiso a Posillipo, accolti dal direttore dell’albergo Alberto Sorrentino e dal maître Amira Ciro Caruso responsabile della ristorazione, il 19, 21 e 26 novembre si è svolto un vero e proprio minicorso sul vino. Le lezioni tenute dal giornalista ed esperto del settore enoico Ugo Baldassarre, con particolari approfondimenti sui temi della produzione, dell’analisi organolettica e del servizio del vino, hanno ottenuto un successo al di sopra d’ogni aspettativa. Grande è stato l’entusiasmo dei partecipanti, mettendo in luce come l’interazione tra operatori del medesimo segmento possa portare ad un obiettivo comune in termini di crescita di professionalità e qualificazione degli operatori del settore, con l’ulteriore conseguenza di poter offrire anche sul mercato del lavoro figure sempre più preparate, anche per gli ospiti più esigenti e nelle location di alta gamma. Alla luce del successo ottenuto dal corso, il fiduciario Amira Napoli, Dario Duro, e la delegata Fisar Napoli Comuni Vesuviani, Anita Mercogliano, nel manifestare la propria soddisfazione per il lusinghiero riscontro, hanno tenuto a dichiarare che l’iniziativa rappresenta solo una tappa di un lungo percorso di collaborazione tra le due sigle. Dopo qualche giorno le iniziative proposte da Duro hanno ottenuto un ulteriore successo all’Hotel Oriente, nel cuore di Napoli, dove ospitati dal direttore della struttura e Direttore dell’A.D.A. (Associazione Direttori d’Albergo) per la Campania Giuseppe Bussetti, è stato tenuto un seminario sulle birre artigianali. Ad illustrare le potenzialità e l’artigianalità di questo prodotto del beverage sono intervenuti Fabio Di Santo e Margherita Berardi, due dei tre soci di Gloria Mundi Srl, azienda che produce birra artigianale da circa tre anni. L’idea nata tre anni addietro è stata quella di proporre una produzione al mercato italiano birre in stile belga prodotte in maniera assolutamente artigianale. Questo perchè lo stile belga è l’unico al mondo ad essere stato riconosciuto nel 2017 ufficialmente dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un’arte quella dei belgi nella quale ritroviamo le tradizioni ereditate dagli antenati birrai, tuttora praticate, grazie alla trasmissione di generazione in generazione, proprio come quella di altri riconoscimenti dati dall’Unesco all’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani o alla Dieta Mediterranea, che manifestano quanto di meglio la cultura immateriale dei popoli esprime. Le birre belghe, dice Fabio: “sono singolari, complesse, molto aromatiche, con processi produttivi particolari, andiamo dalle birre da Monastero Trappista alle lambic, birre a fermentazione spontanea, quindi un mondo di birre veramente eccezionali dal punto di vista dei profumi, aromi e sapori, prodotti che rispondono a tipologie molto determinate. Abbiamo collaborato con un Mastro birraio belga specializzato nelle birre trappiste, birre che hanno un processo produttivo molto lungo, per completare l’intero processo occorrono almeno 80/90 giorni, sono birre per le quali viene utilizzato solo orzo, luppolo e lievito. La particolarità sta nel fatto che utilizziamo il ‘nobile’ Saaz, un luppolo che viene dalla Repubblica Ceca, in particolare dalla regione della Boemia, presso la città di Žatec (in tedesco Saaz), uno dei quattro unici al mondo, su centinaia di varietà che esistono in natura, che possono essere definiti ‘nobili’, che ha delle proprietà aromatiche, oli essenziali che lasciano profumo ed aroma caratteristici alla birra. Con Gloria Mundi, abbiamo puntato su una tipologia di birre e ne produciamo solo tre tipi: una chiara Blanche da 5 gradi alcolici, nella quale utilizziamo anche un po’ di scorza di limone e arancia, per renderla agrumata e fresca e poi due birre in classico stile Trappista, birre d’Abbazia, dei monasteri una bionda ed una rossa che hanno una gradazione alcolica intorno agli 8/9 gradi, e quindi birre molto più complesse che sposano bene l’abbinamento a piatti altrettanto complessi come ad esempio crostacei, piuttosto che un brasato. La nostra produzione si aggira sulle 20.000 bottiglie all’anno, circa 200 ettolitri, una piccola produzione rispetto ai 40.000 ettolitri del birrificio artigianale più grande d’Italia. Il Gloria Mundi situato a Serrungarina in provincia di Pesaro-Urbino rappresenta una piccola nicchia di mercato che però ci consente di puntare su ingredienti di altissima qualità, quindi orzo che di produzione delle colline marchigiane, il Luppolo precedentemente citato, acqua molto minerale che sgorga da una fonte a 700 metri d’altezza e si presta molto bene per creare questa tipologia di birre. Inoltre le Marche, come altre regioni d’Italia vantano una discreta storicità per la produzione di birra ad esempio il marchio Wührer, il più antico d'Italia, nato a Brescia nel 1829 ed ancora esistente, anche se in forma industriale e non artigianale, cosa ben diversa, ma sono in tanti i birrifici artigianali importanti e storici, limitrofi alla cittadina medioevale di Apecchio circondato dalle boscose colline del Montefeltro, nelle Marche, tanto da far nascere da circa due anni, l'Associazione "Apecchio Città della Birra", con l'intento di promuovere l'abbinamento tra cibo e birra, insieme al territorio. Per noi, rappresenta un grande impegno, una grande sfida questo lavoro artigianale che realizziamo con prodotti di eccellenza per produrre qualcosa che rende orgoglioso il made in Italy apprezzato in Italia e nel mondo. A parte le tante presenze che sviluppiamo per presentare io e Margherita, i nostri prodotti, saremo presenti per chi volesse incontrarci, con un nostro stand al ‘Beer & Food Attraction’, la più importante e storica manifestazione che ogni anno si sviluppa alla Fiera di Rimini organizzata da IEG (Italian Exhibition Group) e che per l’anno 2020 aprirà i battenti dal 15 al 18 febbraio”. Numerosi si susseguono gli appuntamenti che son già in programma prima del santo Natale e fra questi lo scambio di auguri per le prossime festività programmato all’Hotel Paradiso per il giorno 13.
Giuseppe De Girolamo