Il “Progetto Melanoma Ant”, attivato in Italia nel 2004, è orientato a combattere un tumore caratterizzato da elevata mortalità ma che, se diagnosticato precocemente, può essere guarito dall’intervento chirurgico. Questa patologia può avere origine nella cute (in molti casi nasce su un nevo preesistente), nelle mucose e nell’occhio, con un rischio d’insorgenza legato a fattori genetici (parenti affetti da melanoma), fattori fenotipici (pelle chiara e con molti nevi) e fattori ambientali (esposizione incongrua ai raggi ultravioletti naturali e artificiali). Il melanoma colpisce in prevalenza l’età media (l’insorgenza della diagnosi è prevalentemente intorno ai 57 anni, con il decesso a 67 anni), ma nel 20% dei casi si evidenzia anche in soggetti tra i 15 e i 39 anni.
La prevenzione di questa malattia, la cui incidenza varia dai dodici ai venti casi all’anno per 100.000 abitanti, è l’unica arma veramente efficace per combatterla. La prevenzione primaria tende a ridurre l’incidenza del tumore rimuovendo le cause che ne provocano la comparsa e si attua fondamentalmente mediante la divulgazione delle misure atte ad evitare l’incongrua esposizione ai raggi ultravioletti (compreso l’uso di lampade abbronzanti). La prevenzione secondaria, invece, mira alla riduzione della mortalità e si conduce attraverso adeguate campagne di informazione e di educazione sanitaria, e mediante controlli dermatologici periodici in grado di consentire la diagnosi precoce di lesioni sospette da asportare chirurgicamente. Proprio in quest’ottica, dunque, si inseriscono le visite proposte da Ant e Farmacie Comunali di Arezzo per valutare ed individuare in tempo possibili fattori di rischio.
Per ottenere ulteriori informazioni sulle attività di Fondazione Ant Italia Onlus è possibile contattare la sede di Arezzo, in via Pietro Lorenzetti 21, al numero 348/89.79.053, mentre per conoscere il calendario completo con tutte le iniziative in Toscana è possibile visitare la sezione “Prevenzione” del sito www.ant.it/toscana.