A cura di: Ufficio Stampa Sorgente
La conservazione cordone ombelicale è un argomento molto discusso, e tutte le famiglie dovrebbero essere informate sulla possibilità di prelevare e conservare o donare le cellule staminali cordonali del proprio bimbo. Il cordone ombelicale è un organo attraverso cui avviene il passaggio di sostanze nutritive e ossigeno tra gestante e nascituro. Si sviluppa nella quinta settimana di gravidanza e può raggiungere il mezzo metro di lunghezza. Al suo interno si trovano le cellule staminali mesenchimali, che sono capaci di modificarsi in progenitori promotori della riparazione di tessuti e della regolazione delle risposte immunitarie e rigenerative (con possibile uso nel settore oncologico) [1].
Le staminali mesenchimali sono dotate di proprietà immunomodulatorie, proliferative, possono dividersi e differenziarsi velocemente dando vita a cellule ossee, epiteliali, muscolari, adipose [2].
Le mesenchimali sono presenti non solo nel midollo osseo, ma anche in alcune parti del cordone ombelicale. Si trovano nel rivestimento del cordone ombelicale, nella gelatina di Wharton, e nella zona perivascolare [1].
La procedura adottata per la loro raccolta è completamente indolore [1].
Il campo in cui le cellule mesenchimali del tessuto cordonale trovano maggior impiego è quello della medicina rigenerativa, vale a dire in terapie adottate per trattare varie patologie, come quelle nervose, cardiache, e altre [2]. Alcune ricerche impiegano queste cellule nel trattamento di patologie autoimmuni, gastrointestinali, per i danni midollari e scheletrici, e nel trattamento delle complicazioni post trapianto [2].
La scelta di conservare il tessuto del cordone ombelicale del proprio bimbo è fondamentale per una famiglia poiché consente di avere più alternative di trattamento, oltre che un potenziale strumento terapeutico da utilizzare al momento del bisogno [2].
Per scegliere consapevolmente, le famiglie devono conoscere bene come avviene il processo di raccolta e conservazione, dove è previsto anche un prelievo ematico dalla madre [2].
Il processo di raccolta e conservazione delle staminali del tessuto del cordone ombelicale
Per prima cosa occorre fare un prelievo ematico dalla neomamma e prelevare anche il sangue del cordone ombelicale del neonato. Dopodiché gli operatori sanitari provvederanno a raccogliere anche il tessuto del cordone. Come da procedura il contenitore destinato alla raccolta del campione tessutale deve essere riempito di soluzione salina. Successivamente occorre individuare una parte del cordone, di circa 10-15 cm, che sia intatta (non quella dove è presente il foro della siringa usata per il prelievo del sangue cordonale) e sterilizzarla mediante applicazione di garze sterili che serviranno a tamponare il sangue presente. Dopo aver asportato il tessuto, gli operatori sanitari provvederanno a sterilizzarlo e inserirlo nel contenitore dedicato [3].
orgente offre alle famiglie un servizio per la conservazione del tessuto cordonale ombelicale del proprio bimbo, partecipando attivamente, attraverso le banche del cordone, alle procedure di espansione delle cellule staminali mesenchimali [2].
Per maggiori informazioni: www.sorgente.com
Fonti:
1 – Human Umbilical Cord Mesenchymal Stem Cells: A New Era for Stem Cell Therapy – D.C.Ding, Y.H.Chang, W.C.Shyu, S.Z.Lynn
2 – Conservazione del tessuto cordonale – www.sorgente.com
3 – Istruzioni Procedura Raccolta del Tessuto Cordonale – www.sorgente.com