Con il termine cultura si possono intendere vari significati. In generale la cultura è tipica di una persona che ha molte conoscenze, anche in ambiti diversificati del sapere. In senso più esteso, considerando anche il particolare senso che questa parola assume in ambito antropologico, cultura indica tutto l’insieme di conoscenze e di pratiche acquisite da una certa popolazione o da una certa società e che vengono tramandate di generazione in generazione. Da questo punto di vista rientra all’interno della cultura anche l’arte. Arte e cultura, quindi, sono due termini che si richiamano a vicenda, perché esprimono due concetti collegati. Vediamo più nello specifico qual è il significato di cultura in senso antropologico e quali sono le discipline artistiche più importanti racchiuse nel concetto di arte.
La cultura in antropologia
In senso antropologico la cultura rappresenta un insieme di fattori. Essa comprende norme e credenze elaborate da una civiltà, abitudini acquisite dagli esseri umani nel loro vivere all’interno di una determinata comunità e prodotti che si possono considerare artefatti delle attività umane, dalle opere d’arte agli oggetti della vita quotidiana.
Spesso gli studiosi hanno ricondotto molte ricerche alla contrapposizione fra cultura e natura, intendendo con il primo termine un insieme complesso di conoscenze e di credenze che l’uomo acquisisce nel suo far parte della società. Infatti le norme culturali sono condivise all’interno di un gruppo, pur differendo in qualche aspetto a livello individuale.
La cultura in senso antropologico corrisponde anche ad un modello attraverso cui si traduce un modo di guardare alla vita. Ha una serie di caratteristiche, come, per esempio, il suo essere dinamica, il suo perdurare, ma non in maniera fissa. Infatti, quando dei gruppi umani interagiscono tra loro, possono avvenire degli scambi reciproci che causano cambiamenti a livello culturale.
Le discipline artistiche
Gli esperti sono soliti distinguere dieci principali forme di arte. Si tratta di: pittura, scultura, architettura, letteratura, musica, danza, teatro, cinema, fotografia, fumetto. A tutte queste forme di arte si ricollegano le altre, che vengono chiamate arti minori. Esiste anche una diversa classificazione, che raggruppa le arti in visive e performative. Le prime non richiedono un’esecuzione, perché si presentano già perfettamente definite agli occhi di colui che le osserva. Le arti performative, invece, richiedono un’esecuzione da parte dell’artista.
Operando questa distinzione, si possono distinguere l’insieme di pittura, scultura, architettura, scrittura (una forma di letteratura), fotografia e fumetto, che costituiscono le arti visive, e l’altro insieme di musica, danza, teatro, cinema, lettura (una forma di letteratura), che rappresentano il gruppo delle arti performative.
Tutte queste arti sono accumunate da alcuni concetti fondamentali, come quelli di creatività e di espressione estetica. In senso più generale si può dire che tutta l’arte costituisce un linguaggio molto particolare, che, proprio in virtù della sua espressività, riesce a trasmettere dei messaggi e a suscitare delle emozioni.
L'evoluzione storica del concetto di arte ha attraversato diversi modelli e concezioni, fino ad arrivare al Novecento, dove si fa leva soprattutto sulle necessità interiori dell’artista e si punta sull’innovazione tecnica anche per quanto riguarda l’uso dei materiali.
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