Continua il dibattito tra chi pensa che la legalizzazione delle droghe leggere sia l’unico modo per stroncare lo spaccio e il business che da esso deriva e chi crede che la prevenzione sia l’arma vincente per far si che i ragazzi non entrino nel mondo della droga e come conseguenza naturale non ci sarà la richiesta e quindi lo spaccio.
Il dibattito sta impegnando il mondo politico e scientifico, coinvolgendo gli operatori del settore e gli educatori. Ma cosa ne pensano a proposito i diretti interessati? Un sondaggio fatto recentemente tra studenti tra gli 11 e i 25 anni, ha messo in evidenza come anche tra i ragazzi regni la confusione. L’opinione dei ragazzi si spacca a metà: il 40% è contrario in quanto non crede che sia la soluzione giusta per combattere droga e criminalità mentre un altro 41% sarebbe favorevole, ma per motivi diversi. Gli altri hanno scopi meno nobili: con la legalizzazione potrebbero fumare liberamente e quanto vogliono. Uno studente su cinque ha fatto uso almeno una volta di droghe leggere e qualcuno non si è fatto scrupoli a fumarle nemmeno tra i banchi di scuola. Ciò che preoccupa è anche un dato sconcertante emerso dal sondaggio: Le droghe leggere girano nelle nostre aule sotto gli occhi dei prof: il 27% dei ragazzi afferma tranquillamente che lui o un suo amico ha fumato uno spinello anche tra i banchi di scuola, e in rare occasioni sono stai presi provvedimenti disciplinari a carico dei ragazzi. Nella maggior parte dei casi i professori hanno chiuso un occhio e fatto finta di niente.
Emerge chiaramente che la confusione regna sovrana e che ci sia necessità di informazione senza proibizionismo ma con dati chiari che mettano in condizione i ragazzi di decidere se farne uso o meno e di essere consapevoli delle conseguenze cui andranno incontro facendone uso.
I libretti di “la verità sulla droga” distribuiti dai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology contengono informazioni scientifiche e storie raccontate dai ragazzi che la droga l’anno vissuta sulla loro pelle. Tantissimi ragazzi che hanno letto gli opuscoli hanno dichiarato che “il contenuto dei libretti mi ha fatto chiarire le idee sulle droghe leggere, che ero convinto fossero un passatempo innocuo”.
Il filosofo L. Ron Hubbard scriveva che: “le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”, per far sì che tutti possano assaporare le gioie della vita vivendo liberi dalla droga, i volontari olbiesi sono costantemente impegnati a divulgare la corretta informazione e anche alla vigilia di Natale hanno distribuito centinaia di opuscoli informativi in via Aldo Moro, la strada commerciale per eccellenza di Olbia, coinvolgendo ancora una volta i commercianti locali.