Paolo Mieli, ospite oggi della caserma "Ermando Parete" della Guardia di Finanza a Pescara ha annunciato il nome del vincitore: Vittorio Colao. Il premio sarà consegnato il prossimo novembre all'Università Bocconi di Milano in occasione dell'assegnazione della Borsa di Studio triennale "Premio Parete".
A Vittorio Colao il Premio Parete 2018
È il Ceo mondiale di Vodafone Vittorio Colao il vincitore del Premio Parete 2018 per l'entusiasmo nel coniugare visione strategica e leadership.
Il premio, quest'anno alla sua seconda edizione, è intitolato a Ermando Parete, sopravvissuto di Dachau e sottufficiale della Guardia di Finanza scomparso lo scorso anno.
Ad annunciare l'assegnazione il giornalista e storico Paolo Mieli, ospite questa mattina del convegno di presentazione del Premio presso la Caserma della Guardia di Finanza "Ermando Parete" sorta a Pescara a maggio del 2017 e intitolata proprio al sottoufficiale che tutta la vita ha dedicato al racconto della Shoah e al valore della memoria.
Un evento che ha visto, per la prima volta in Italia, una caserma della GdF aprire le sue porte a studenti e cittadini alla presenza dei vertici regionali e nazionali della GdF, delle autorità regionali e locali e di tanti tantissimi giovani.
«Vittorio Colao incarna come pochi altri l'essenza stessa del Premio Parete - ha commentato Paolo Mieli - Una persona che ha mostrato di saper coniugare conoscenza e impegno, passione e memoria per costruire il futuro. Un manager che ha raggiunto risultati eccezionali a livello internazionale unendo cuore e cervello, come suggeriva durante i suoi incontri con gli studenti nel corso degli anni il sottoufficiale della Guardia di Finanza Ermando Parete».
Ma Pescara è solo la prima tappa di un Premio che ha ogni anno 2 momenti: uno in Abruzzo sempre promosso dalla Guardia di Finanza e l'altro a Milano presso l'Università Bocconi, dove a novembre sarà premiato quest'anno Vittorio Colao.
Nell'ambito della cerimonia di premiazione sarà consegnata anche la "Borsa di Studio triennale Premio Parete" destinata agli studenti meritevoli alla presenza del Rettore della Bocconi Gianmario Verona, del presidente dell'ateneo professor Mario Monti, del corpo docente e degli studenti.
«Ogni anno il 27 gennaio mio padre raccontava agli studenti l'orrore della Shoah per denunciare la banalità dei tanti piccoli scivolamenti che possono portare alla follia ed alla violenza» ricorda Donato Parete figlio di Ermando, presidente del Comitato Scientifico e fondatore del Premio. «Questo appuntamento annuale era un'occasione per testimoniare la capacità di guardare avanti, alla vita e all'impegno, allo studio ed al futuro. Abbiamo scelto per questo di unire la consegna del Premio all'assegnazione della Borsa di Studio, testimonianza il primo di un percorso di successo, la seconda di un'opportunità di crescita in un mondo libero ed attento alle derive folli e brutali che hanno caratterizzato la deportazione e lo sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale».
Vittorio Colao: la biografia
Nato a Brescia, Vittorio Colao si è laureato alla Università Bocconi e ha ottenuto un Master in Business Administrationalla Harvard University. Ha iniziato la sua carriera lavorando a Londra presso la banca d'affari Morgan Stanley. Ha lavorato poi negli uffici di Milano della società McKinsey & Company.
Vittorio Colao ha poi trascorso 20 anni in Vodafone, 14 anni come membro del board e 10 anni come Ceo. Ha annuncaito ora con sei mesi di anticipo la decisione di lasciare la guida del gruppo dal 1 ottobre.
Nel cedennio il manager ha guidato la trasformazione del gruppo da operatore mobile a operatore leader globale e convergente, con servizi di telefonia broadband, mobile e TV. Tanto da portarlo ad essere il più grande operatore mobile
e di linea fissa NGN in Europa e leader nell'IoT (Internet of Things), con una divisione Enterprise (Aziende) che genera circa un terzo dei ricavi del gruppo.