Secondo ricerca di Accademia del Mobile superano spagnoli e francesi
I letti degli italiani sono tra i più capienti d’Europa. Certo non arrivano ai livelli di quelli russi o americani, ma sono più grandi dei letti francesi. La ricerca è stata realizzata dall’azienda veronese Accademia del Mobile, specializzata nel settore dei mobili 100% ecosostenibili realizzati in legno massello e assemblati con materiali e tecniche totalmente prive di sostanze nocive alla salute del consumatore finale.
Ogni Paese ha standard diversi per le dimensioni dei propri letti e, secondo la speciale classifica, in testa ci sono i letti del Regno Unito. Qui le camere da letto si distinguono per letti dagli appellativi curiosi quali “Re asiatico”, “Imperatore” oppure “Cesare”: i giacigli presenti in queste stanze sono di dimensioni particolarmente ampie (245 cm per 220 cm), tanto da poter ospitare fino a tre persone.
Seguono quelli italiani, che misurano mediamente 80×190 cm se si parla di quelli a una piazza, 120x190 cm per quelli a una piazza e mezzo o ancora 160x200 cm per il matrimoniale, e sono in testa nelle classifiche europee battendo Spagna, Austria, Svizzera, Germania e Francia. Proprio da quest’ultima, la definizione di letto “a piazza francese”, che categorizza un letto per due persone con la misura di 140x190, più piccolo di 20 cm rispetto al nostro. I tedeschi e gli svizzeri, invece, spesso utilizzano letti doppi composti da due materassi singoli uniti.
Ma quali sono le curiosità negli altri Paesi? Lo scettro per i letti più grandi in assoluto va agli Stati Uniti, alla Russia e alla Cina, con 250 cm. Sono enormi, almeno rispetto all’Italia: le versioni più diffuse sono “single” (90×190 cm), “queen” (180×200) o il “Grand King”, che è il letto a due piazze più grande nella classifica con misure personalizzate che arrivano fino a 360x300 cm. Standard diversi in Giappone e Nuova Zelanda, in cui si potranno trovare letti ad una piazza di dimensioni “King”, larghi 107 cm e lunghi 204 cm, mentre Svezia e Irlanda offrono letti singoli più piccoli rispetto allo standard, con una larghezza di soli 75 cm.
Perché esistono queste differenze nelle misure dei letti? La risposta è semplice: la statura media dell’individuo nei vari paesi nel Mondo. La novità è che, in base a uno studio realizzato dall’Imperial College di Londra, gli italiani hanno superato gli americani in altezza, ma le misure dei letti continuano a seguire gli stessi standard. Nello specifico, gli italiani vantano una media di 177,8 cm, mentre gli americani ne misurano mediamente 177,1. Dai tempi della Grande Guerra a oggi gli italiani sono cresciuti di circa 13 centimetri e le donne di 11 (da 153,5 cm a 164,6, più o meno come quelle britanniche e francesi).
“A livello internazionale, le dimensioni delle camere cambiano a seconda della nazione. Così le abitudini di consumo sono differenti per quanto riguarda i mobili. Non è inusuale trovare delle differenze anche importanti delle dimensioni per quanto riguarda i letti, così come per complementi d'arredo come comò e comodini o altri elementi di progettazione pura quali gli armadi. La misura standard dei letti matrimoniali italiani è 160x200, mentre i francesi e gli spagnoli prediligono un letto più piccolo, a differenza dei tedeschi che vogliono la stessa misura; per quanto riguarda i cinesi e i russi, invece, i desideri sono verso letti molto più grande, addirittura il doppio dei nostri”, dichiara Matteo Rossi, amministratore delegato di ACCADEMIA. L’ampiezza di un letto dipende da molte cose: prima della scelta è bene considerare la metratura della zona notte: il letto, infatti, non è solo il giaciglio dove riposare, ma anche un pezzo fondamentale dell’arredo della camera e pertanto non deve né galleggiare né troneggiare. Secondo gli architetti di ACCADEMIA, dai piedi del letto al muro devono esserci almeno due metri di spazio, mentre di lato va considerato un metro abbondante. Molto dipende, comunque, dalla sopracitata altezza delle persone nei vari paesi.
Video intervista a Matteo Rossi, AD di Accademia del Mobile:
Fonte notizia
www.accademiawoodartist.it