Lo sport non è solo attività fisica ma anche allenamento mentale e crescita personale
Matteo SIMONE
Tanti dubbi posso assalire l’atleta, nella sua testa fanno a cazzotti sabotatori e aiutatori, chi ti dice che non vali, che te la rischi, che non ce la farai e chi ti stimola, ti carica, ti invoglia. Di seguito, Federica racconta le sue impressioni e sensazioni pre maratona rispondendo ad alcune mie domande.
Quale ritieni sia la tua prossima gara importante? “Maratona di Parigi 8 Aprile.”
Ti senti pronta? “Pronta e carica come una molla.”
Sensazioni, emozioni, pensieri prima della prossima gara importante? “Mi si è aperto di nuovo il piede. Reggerà il ginocchio? Speriamo non mi venga il mal di schiena. Sono stanca ce la farò? Poi il miracolo! La mente si libera e il tuo corpo si carica di energia. Rimangono solo la determinazione e la voglia di sentire i piedi dentro le miua amate scarpe. Guardo per l’ennesima volta il video del percorso e mi metto le cuffie per tuffarmi nel mio mondo insieme alla musica. Si parte! Con una squadra speciale di spettatori ad accompagnarmi. Papà guida e Valeria pensa alla compilation per il viaggio. Mamma a casa con Kikko a fare il tifo per me. Senza dimenticare di chi ti chiama per assicurarsi che sia pronta e di chi invece attraverso un sms lascia il segno. Io dormo con i piedi all’aria intanto, per riposare le gambe. Stiamo andando a Parigi! Semplicemente emozionate!”
Una ricca e bella testimonianza che riassume quello che può vivere un atleta prima di un grande evento come la gara della maratona. Davvero una bella storia, un bel mondo da vivere e sperimentare. Dietro l’atleta c’è un mondo oltre a se stesso, ci sono famiglie e amici, qualcuno che ti accompagna, ti sostiene, si preoccupa, ti coccola, qualcuno che ti segue, ti contatta, ti manda messaggi augurali. Vale proprio la pena di entrare nel mondo dello sport per allenarsi, gareggiare, condividere momenti preziosi di fatica, gioie e soddisfazioni. La maratona inizia tanto tempo prima dello start, per Federica credo sia iniziata a Iten, quando eravamo in gruppo ed eravamo accanto a lei nel momento della sua iscrizione alla maratona di Parigi, da lì si è attivata Federica per allenarsi e arrivare al giorno della gara pronta, dopo aver sperimentato anche lo stage running in altura in Kenya proprio a Iten, la città dei campioni correndo accanto a pacer eccezionali, con un gruppo di amici italiani eccezionali e di kenyani straordinari.
Quali saranno le strategie di gara? “Due semplici parole: Hakuna Matata.”
Federica ha proprio imparato dall’esperienza, dal suo stage running in Kenya ha portato a casa lezioni importanti e parole importanti, pole pole (piano piano), no panic, no stress, enjoy e tanti altri insegnamenti per uno sport senza tensione e senza stress, ma con la voglia di esserci, e di fare del proprio meglio, di vivere l’espereinza, di mettersi in gioco.
Ti consigli con un team? figure professionali? “Questa è la prima gara che preparo da autodidatta. Mi consulto e mi confronto con appassionati come me e con alcuni top runner ma alla fine ci siamo sempre e solo io, le mie scarpe e la mia testa. Vedremo il risultato!
Tante consapevolezze per Federica, è importante confrontarsi e consultarsi soprattutto con i più esperti, importante avere un paio di scarpe buone, sperimentate e di fiducia, e staremo a vedere, intanto è importante la positività e l’umorismo.
Famigliari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Che sono una pazza. Che siamo tutti pazzi, noi runner. E mi piace correre proprio per questo! Mi piace essere considerata una pazza perché esco dalla zona di confort ogni giorno.”
Federica ha scoperta la vera essenza della vita, sorprendere e sorprendersi, mettendosi semmpre di più in gioco e uscendo dalla zona troppo comoda di confort, per aprendere dall’esperienza attraverso lo sport, per conoscersi sempre meglio attraverso lo sport.
Utilizzi una preparazione mentale pre gara? “Sì. All’Università ho imparato una parola che io definisco magica: S.F.E.R.A (Sincronia, Forza, Energia, Ritmo, Attivazione). Tutto il mio stato mentale gira intorno a questi cinque concetti.”
E dietro ogni grande persona ci sono anche grandi professori come Vercelli con le sue Teorie e i suoi studi. A volte poche parole, acronimi, frasi rendono tutto più facile. Sembra essere ora il momento per Federica, Now is the moment for Federica.
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “A nessuno in particolare. Oppure forse è meglio dire a tutti! A tutti i runner che arrivano al traguardo. Che si fissano un obiettivo e lavorano duro per raggiungerlo. Nello sport ma anche nella vita. In generale questo è la mia filosofia.”
E questo l’ho potuto notare e apprezzare proprio durante lo stage running a Iten, non c’era una volta che Federica saltava l’allenamento con il suo pacer preferito alle 06.30, ogni giorno qualcosina in più, ogni giorno alzava gradualmente l’asticella fino ad arrivare a uno stato di forma ottimale.
Ricordi un’esperienza passata che ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita? “Un momento difficile che ha coinvolto la mia sfera personale e lavorativa. Poi ad un certo punto mi sono stufata e ho iniziato a correre…la mia vita è cambiata…e poi di nuovo un periodo negativo…ho continuato a correre e non mi sono mai fermata. Questa volta…si chiama resilienza giusto?”
Una bella testimonianza, direi che da subito Federica si è dimostrata resiliente riuscendo a essere consapevole di quello che sperimentava e a trovare la forza, le energie e le modalità di passare all’azione, cambiare situazione, trovare una modalità per sperimentare benessere avendo lei stessa le redini della sua vita e cavalcando salda le onde del cambiamento fino a uscirne più forte e rafforzata di prima e sperimentando la cosiddetta crescita post traumatica.
C’è una parola o una frase detta che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? “Listen to your body! Now is the moment!
Sono fiero di Federica, una bella e simpatica persona, di buona compagnia e di gruppo, un collante che ogni squadra vorrebbe avere con sé. L’esperienza nello stage running in kenya ha permesso a tutti di apprendere l’uno dall’altro, di essere presenti l’uno per l’altro, di essere davvero squadra.
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello sport? “Assolutamente la mia famiglia. Che mi ha iniziata allo sport sin da bambina. Che ha sacrificato il proprio tempo per permettermi di coltivare questa grande passione. Che poi, una volta grande e autonoma, mi ha sempre supportato anche da lontano. Anche se tra quelli che mi considerano una pazza ci sono pure loro… e poi i mie amici! Quelli che corrono e capiscono il mio linguaggio strano e il mio stato d’animo, che conoscono il mio segreto per essere sempre felice!”
La vita ti permette di sperimentare un mondo di sensazioni ed emozioni, ti permette di sperimentare fasi e cicli, momenti brutti vengono e se ne vanno così come le crisi, così come la vita permette di sperimentare dipendenza da qualcuno e all’inizio sono i genitori e la famiglia e poi autonomia, ci si abitua a tutto, ma si cerca di stare il meglio possibile, quindi tanta compagnia con la propria famiglia e i propri amici e tanta felicità con sport o altro.
Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta nell’affrontare gare importanti? “La determinazione e il pensiero positivo. E posso dire con fierezza che il mio carattere è stato modellato dallo sport, perché lo sport non è solo attività fisica ma anche allenamento mentale e crescita personale.”
Questa è una bella dichiarazione e concordo appieno, lo sport permette di crescere bene, di aderire a regole e valori sani, frequentare persone con sani stili di vita che si impegna per provare a raggiugnere obiettivi.
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano in gare importanti? “La ginnastica è la mia essenza. Disciplina, sacrificio, impegno, concentrazione, sono queste le parole chiave, le porto sempre con me in ogni occasione, anche se oggi sono una runner e non tornerò mai indietro, la ginnastica fa parte di me!
In che modo la mente ti aiuta a superare i momenti difficili? “Con il pensiero positivo, mi piace sempre pensare a come sarà dopo che l’avrò superato.”
Quali meccanismi psicologici contribuiscono al benessere o performance? “Avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Conoscere il proprio potenziale e saperlo utilizzare.”
Ritieni possa essere utile lo psicologo dello sport prima di una gara importante? “Assolutamente sì! In entrambi i casi: Sono pronta ce la farò”, “Cavolo non sono in forma rischio di fallire”.”
Matteo SIMONE
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