Ora è ufficiale: le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia non dovranno dotarsi di coperture assicurative contro i danni causati dagli eventi climatici catastrofali entro il 31/12/2024. Come ampiamente preannunciato, anche dalla stessa Borghini e Cossa, con l’approvazione del Decreto Milleproroghe il Governo ha posticipato l’entrata in vigore dell’obbligo al 31/3/2025, sempre che entro fine 2024 sia pubblicato il decreto attuativo, a cui spetterà il compito di chiarire i requisiti minimi che dovranno avere le polizze, oltre ad altri aspetti fondamentali, come i criteri di valutazione del rischio e le modalità di riassicurazione da parte delle Compagnie.
Le parole di Matteo Maria Rossi, socio Borghini e Cossa
Matteo Maria Rossi, socio di Borghini e Cossa, broker specializzato nell’offerta di piani assicurativi personalizzati alle PMI, dichiara: “Nel settore assicurativo, l’informazione e la consapevolezza sono elementi fondamentali per prendere decisioni ponderate. In assenza del decreto attuativo, non esistono ancora soluzioni assicurative in grado di adempiere correttamente all’obbligo. Invitiamo le imprese a considerare con cautela eventuali proposte commerciali sul mercato: in questa fase, l’unica soluzione razionale è quella di aspettare, affidandosi a professionisti che possano davvero tutelare i propri interessi nel lungo termine”.
I consigli di Borghini e Cossa
Al contrario, nei mesi scorsi sul tema si è innescato un vero e proprio hype dal punto di vista mediatico: il dibattito sugli effetti del cambiamento climatico si è unito a quello sulla resilienza delle Compagnie, chiamate a fronteggiare un aumento consistente di richieste danni e risarcimenti, spingendo molti imprenditori a correre ai ripari in tempi brevi.
“Il caso dell’obbligo di adozione delle polizze catastrofali – prosegue Rossi – è emblematico di come una percezione distorta possa generare una falsa emergenza. Lo stesso vale per le imprese che sono già in possesso di coperture contro eventi catastrofali: non è necessario sostituirle o modificarle subito. L’adeguamento alla nuova normativa potrà avvenire alla prima occasione utile o alla successiva scadenza annuale dei contratti.Aggiungo che le coperture terremoto ed alluvione, di cui molte aziende sono già dotate, sono spesso assolutamente opportune in tema di gestione del rischio. Si tratta solo di capire se e come dovranno eventualmente essere integrate”.
Borghini e Cossa, in collaborazione con il Consorzio Brokers Italiani, sta monitorando gli sviluppi, con l’obiettivo di garantire un approccio consulenziale efficace, realmente allineato all’evoluzione del contesto normativo.