PIANO DI SORRENTO (Na) - La mostra-experience: “Napoli . Figure e Paesi” prende titolo e anima da un volume di Salvatore di Giacomo, di cui ricorrono 90 anni dalla morte.
Madame Macramè ha realizzato quattro installazioni ispirate ai capitoli del volume: il teatro, la canzone, la storia, la strada.
Come le parole di Di Giacomo costruirono orditi semplici e preziosi, così l’artista campana restituisce la magia fabulatoria, lirica e fantastica, trasformando in ricami e materia semplice il racconto, talvolta amaro, della realtà urbana.
Un viaggio contemporaneo che illustra, attraverso la sperimentazione dell’arte, aspetti e caratteri tipici della cultura napoletana, alla ricerca e alla valorizzazione di quel gusto raffinato e gentile che caratterizzò gran parte delle prose dello scrittore partenopeo.
La sfida è quella di non utilizzare i canali e i luoghi convenzionali, ma intercettare le traiettorie della sperimentazione, sia per quanto riguarda le location del progetto sia per quanto riguarda i materiali in mostra.
Ricami, fili intrecciati, sculture sostenibili diventano la chiave magica che apre le porte della reinvenzione, trasformando l’ordinario in un capolavoro di arredo. Questa dimensione del recupero e dell’immaginifico si sposeranno alla prosa di Salvatore De Giacomo, offrendo un’immagine di Napoli gentile, che danza tra luce e ombra e dipinge storie di charme e magia. Non a caso la dimensione della riedizione e della rielaborazione fu cara allo stesso Di Giacomo, che spesso propose articoli già editi in passato, secondo una pratica che guiderà la maggior parte delle raccolte di studi, liriche e novelle. Così fu anche per il volume “Napoli Figure e Paesi” edito per i tipi di Perrella nel 1909, in cui Di Giacomo ripropone i contenuti della raccolta “Celebrità napoletane” (1895) aggiungendovi altri testi già apparsi in rivista negli ultimi anni del secolo XIX.
La mostra sceglierà come propria chiave di lettura la “semplicità”, restituita attraverso le ambientazioni scenografiche di supporto ed il materiale di espressione artistica cioè il macramè. Gli scritti, che ispirano la mostra, furono del resto presentati dallo stesso Di Giacomo a Benedetto Croce come delle “semplici ed umili narrazioni”.
Al vernissage parteciperà Giuseppina Scognamiglio, docente di letteratura teatrale italiana all’Università degli Studi di Napoli Federico II, con un intervento scientifico che, tratteggiando per linee generali la figura di Salvatore Di Giacomo, offrirà il racconto di un’accesa polemica tra Eduardo Scarpetta, D’Annunzio e Salvatore Di Giacomo.
Non mancheranno anche le incursioni nell’interesse che Di Giacomo nutrì per il mondo cinematografico, a centodieci anni dalla realizzazione da parte della Caesar del film: “Assunta Spina”, derivato dall’omonimo dramma.
L’iniziativa, ideata da Mario Esposito, rientra tra i progetti speciali del Premio Penisola Sorrentina verso il trentennale 2025, con il contributo della Regione Campania - Piano di promozione culturale 2024.