Il chilometraggio è uno dei principali indicatori dell'usura di un veicolo, motivo per cui molti automobilisti vi fanno affidamento al momento dell'acquisto. Tuttavia, questo dato non è sempre preciso, soprattutto se si tratta di auto di vecchia data. Il contachilometri, un dispositivo progettato per misurare la distanza totale percorsa da un veicolo nel corso della sua vita, è spesso preso di mira da truffatori che cercano di manipolare le sue letture e di ingannare gli acquirenti.
carVertical, società leader nella raccolta di dati per il settore automobilistico, ha condotto una ricerca basata sui dati dei report dello storico dei veicoli acquistati dagli utenti per scoprire se esiste una correlazione tra il chilometraggio di un veicolo e la sua manomissione e se il tasso di incidenti aumenta con la distanza percorsa.[1]
In Italia quando un’auto supera i 150.000km la possibilità che sia manomessa diventa più comune
In Italia, la manomissione dei contachilometri diventa significativamente più comune quando un veicolo supera i 150.000 km. Il 7,1% delle auto con un chilometraggio compreso tra i 150.000 e i 200.000 km controllate da carVertical ha subito una riduzione del chilometraggio. Per mettere questo dato in prospettiva, la probabilità di acquistare un'auto con un chilometraggio manomesso in questa fascia diventa quasi 6 volte superiore rispetto ai veicoli a basso chilometraggio (0-50.000 km).
L’indice di manomissione ha mostrato solo un leggero aumento per le auto con un chilometraggio compreso tra 50.000 e 100.000 km, passando dall'1,2% (0-50.000 km) all'1,8%. Tuttavia, è balzato al 3,3% dopo i 100.000 km e ha continuato a salire con l'aumentare del chilometraggio.
Una volta superati i 200.000 km, il tasso di manomissione sale al 10,9%. Questa tendenza si è ulteriormente accentuata, con un balzo del 15% per i veicoli con un chilometraggio compreso tra 300.000 e 350.000 km. Per le auto controllate nella fascia 450.000-500.000, il tasso è più che triplicato (42,6%), indicando che le probabilità di acquistare un'auto manomessa in questa fascia di chilometraggio sono oltre 4 su 10.
Più il numero sul contachilometri è alto, maggiore è la probabilità di acquistare un'auto danneggiata.
L'aumento della probabilità di acquistare un'auto incidentata è solo uno dei tanti rischi che gli acquirenti corrono con l'aumento del chilometraggio. Le ricerche dimostrano che con l'aumentare dei chilometri sul contachilometri aumenta anche la possibilità che il veicolo abbia subito danni nel corso della sua vita.Tra tutti i veicoli controllati da carVertical in Italia, le auto con più di 500.000 km sul contachilometri sono state maggiormente coinvolte in incidenti - il 33,3% ha riportato danni[2]. Tuttavia, gli incidenti passati sono un problema notevole in tutti i gruppi di chilometraggio, con tassi di danno che variano solo di circa il 2%. Ciò dimostra che il problema è ugualmente rilevante per tutti gli acquirenti, indipendentemente dal chilometraggio del veicolo. Ad esempio, mentre il tasso di danno è dell'11,5% per le auto con 100.000-150.000 km sul contachilometri, aumenta al 12,5% con 50.000 km in più.
“Per evitare il rischio di acquistare un'auto danneggiata in passato, sempre più acquirenti scelgono di controllare la storia del veicolo prima ancora di osservarlo da vicino”, spiega Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico e Head of Communications di carVertical: “Sapendo che qualsiasi parte dell'auto potrebbe essere stata danneggiata, gli acquirenti o anche i concessionari possono sottoporla a un'ispezione e cercare riparazioni a basso costo. Se la parte anteriore ha subito un impatto, bisogna cercare la presenza di corrosione o di segni di cattiva riparazione nell'area frontale. Potenzialmente, questo potrebbe aiutare a decidere se acquistare un'auto del genere o cercare un'altra offerta”.
I report sulla storia del veicolo possono offrire preziose informazioni sul passato di un'auto, compresa la storia dei danni e le eventuali discrepanze del contachilometri, consentendo agli acquirenti di comprendere meglio le reali condizioni del veicolo. Questo potrebbe aiutarli a prevedere i possibili costi di proprietà e a prendere decisioni informate e misurate.La maggior parte degli acquirenti italiani è interessata a vetture con un massimo di 150.000 km sul contachilometri.
Tra tutte le auto controllate su carVertical dagli acquirenti di auto in Italia, le più popolari (31,5%) sono state le vetture con un chilometraggio compreso tra 50.000 e 100.000 km. Le auto con 100.000-150.000 km sul contachilometri seguono con il 24,9%, mentre quelle con un chilometraggio compreso tra 0 e 50.000 km costituiscono il 18,6% di tutti i report sulla storia del veicolo all'interno delle fasce di chilometraggio ricercate.Anche se la maggior parte degli acquirenti italiani non ha superato la sottile linea dei 150.000 km, dove il rischio di avere un'auto manomessa aumenta sensibilmente, le possibilità di acquistare un veicolo del genere non sono nulle. L'1,8% delle auto che rientrano nella fascia più popolare tra i 50.000 e i 100.000 km aveva il contachilometri manomesso. Inoltre, il 12% di questi veicoli presentava anche una documentazione di danni, che potrebbe suggerire potenziali problemi di fondo.
Secondo Buzelis, sia i concessionari che i singoli acquirenti dovrebbero rimanere vigili, anche quando acquistano un'auto relativamente nuova: “Recentemente abbiamo ascoltato la storia dei nostri partner di Simplicicar in Francia, che hanno ispezionato una BMW M3 con soli 9.000 chilometri, che inizialmente non aveva destato alcuna preoccupazione. Tuttavia, un report sulla storia dell'auto ha rivelato che era stata gravemente danneggiata in un incidente. Questo esempio dimostra che anche i professionisti possono essere quasi ingannati da auto apparentemente buone, quindi gli acquirenti individuali hanno ancora più probabilità di incontrare problemi come la manipolazione del chilometraggio o la registrazione di danni non dichiarati”.
[1] METODOLOGIA: i report presi in esame da carVertical sono stati generati dagli utenti italiani da giugno 2023 a 2024. [2] Dato parziale e relativo solo alle fonti monitorate da carVertical; in Italia l’accesso alla documentazione completa dei danni non è disponibile per nessun servizio di controllo dello storico.