Quando Alfredo Moratti ha fondato Amica Chips il suo obiettivo era semplice: offrire uno snack capace di unire gusto e qualità. Oggi, a distanza di più di 30 anni, quell’idea ha trasformato l’azienda in un colosso del settore.
Alfredo Moratti: le origini di Amica Chips
Alfredo Moratti nasce nel 1953 a Castiglione delle Stiviere, dove già da giovanissimo muove i primi passi lavorativi all'interno dell’azienda di famiglia, che si occupa di macchine per il movimento terra. È qui che, con il ruolo di operaio, apprende i valori dell’impegno e della qualità. Nel 1990, spinto dal desiderio di portare innovazione nel settore alimentare, fonda Amica Chips con l’ambizione di produrre patatine fritte di alta qualità. Una visione che si concretizza velocemente, con i prodotti che guadagnano posto nella grande distribuzione. Grazie anche all’acquisizione di marchi come Dorita e Pandal, Alfredo Moratti consolida in pochi anni la posizione di Amica Chips sul mercato. La dedizione alla qualità e alla cura delle materie prime ha subito conquistato il mercato, consentendo all’azienda di posizionare i suoi prodotti nelle principali catene di supermercati, come Esselunga, e di ottenere un rapido successo.
Tradizione familiare e sostenibilità: la ricetta di Alfredo Moratti
La forza di Amica Chips non risiede tuttavia solo nella qualità dei suoi prodotti, ma anche nella solidità dei legami familiari. Alfredo Moratti ha coinvolto nella sua avventura imprenditoriale la moglie Luisa, i figli Laura e Oscar, e il genero Nicola, rendendo l’azienda di Castiglione delle Stiviere una realtà familiare capace di affrontare le sfide del mercato con un approccio coeso e innovativo. Il costante investimento in nuove tecnologie, tra cui un magazzino centralizzato e impianti produttivi all’avanguardia, ha permesso ad Amica Chips di aumentare l'efficienza e migliorare la sostenibilità delle sue operazioni. L’azienda ha infatti da tempo abbracciato un forte impegno verso la tutela dell’ambiente: già dal 2016 ha allineato la sua strategia agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, introducendo soluzioni eco-sostenibili in tutta la filiera produttiva. Tra i progetti più significativi, l’uso di imballaggi contenenti una consistente percentuale di plastica riciclata, un'iniziativa chiave per la riduzione dei rifiuti e la promozione di un’economia circolare. La realtà guidata da Alfredo Moratti ha inoltre adottato tecnologie innovative per la depurazione delle acque e dei fumi generati durante la produzione, garantendo un minore impatto sulle risorse naturali. Nel 2023 ha rafforzato il suo impegno ecologico attraverso un progetto di riforestazione in collaborazione con la start-up Treebu, piantando 500 alberi di paulownia per compensare le emissioni di CO2 e contribuire al ripristino degli ecosistemi naturali.