„Fotografo da quarantanni. Per 20 ho lavorato con la pellicola e altrettanti ne ho lavorati con il digitale.
È arrivato il momento per me di fare i conti. Questa esposizione è il pretesto per confrontarmi con queste due tecniche. Amo la fotografia analogica perché è rischiosa e imperfetta. Amo la fotografia digitale perché è comoda e facile.“
Con queste parole Massimo Fiorito presenta il progetto VEDUTE SICILIANE sul suo sito web: https://www.massimofiorito.com/exhibition-in-noto
In una piacevole calda serata estiva accompagnata dalla musica di Dario Chillemi alla chitarra e Trevor Brown ai fiati, si è inaugurata a Noto, il primo giorno di agosto, la mostra di fotografia analogica e digitale
esclusivamente in bianco e nero del fotografo.
Siculo-campano di origine, Massimo Fiorito ha vissuto negli ultimi trentanni in Germania e da meno di un anno ha riscoperto le sue origini siciliane che lo attraggono più di quelle campane. Forse perché a Monaco, per fatalità o coincidenza ha conosciuto negli ultimi anni quasi esclusivamente persone che provengono da quest‘isola. Ed è proprio partendo dalla Sicilia che ha cominciato a riscoprirsi e a riscoprire anche le origini della fotografia ritornando all‘uso della pellicola. Ecco allora che nel mese di giugno 2024 si mette in moto con le sue vecchie macchine fotografiche alla ricerca di qualcosa di cui nemmeno lui ha idea. Ripartire dalle sue origini professionali attraverso l‘utilizzo di pellicole rimaste per ventanni nella borsa delle sue amate Hasselblad 500c. Una sfida personale.
Scrive su questa mostra/progetto Maria Cristina Picciolini, amica conosciuta a Monaco di Baviera ed attualmente residente a Siracusa, anche lei rapita dalla Sicilia:
„Quando decidi di visitare la Sicilia, devi saper scegliere la stagione che fa per te.
La luce e il vento in certi mesi ti accarezzano, in altri mesi ti abbagliano e ti spettinano, in altri ancora si
spogliano della loro bellezza naturale e ti catturano completamente.
A quel punto, ogni percezione e intuizione si allarga. Ogni spirito di osservazione si intensifica. Il caldo
diventa sopportabile come il vento di scirocco, come la sabbia del Sahara e la cenere dell’Etna, mentre la
pioggia ormai è un giorno di festa e il freddo ti ricorda che la Sicilia rimane verde tutto l’anno.
Ed è così che Massimo Fiorito, fotografo, con il sud nel sangue, e con la residenza nella bella Monaco di Baviera, decide di visitare la Sicilia. Soggiorna per qualche settimana alla Corte del Burgio (Pachino), una tipica masseria siciliana, risiede lì e si mette in ascolto del silenzio, della luce che sprigiona da certi luoghi, e dei racconti di conoscenti che in compagnia di un buon vino creano dei veri scatti in bianco e nero così come può essere il vino.
Alla Corte del Burgio nasce un’idea, che svilupperà una volta tornato a Monaco. A giugno la realizza e la intitola: „vedute siciliane“. Si tratta di 11 stampe analogiche del formato 30x30cm di fotografie scattate nel mese di giugno 2024 con una Hasselblad 500c e realizzate con l’uso voluto di pellicole scadute. Un sentire e un provare continuo dove il risultato dei valori empirici accumulati, risulta imprevedibile. Il caos e la sorte diventano il suo vero viaggio. I quattro ingrandimenti di fotografie digitali fanno, con la loro, a tratti fastidiosa perfezione, da contrappunto alla fotografia analogica. Su un tavolo, stampe fotografiche di diverso formato possono essere sfogliate indossando dei guanti bianchi di cotone.
Al visitatore della mostra non rimane che lasciarsi andare al sentire emozionale di Massimo, fatto di pietre, di quiete e di odore di salmastro. Un sentire che diventa o è già in parte anche il nostro, che ci siamo nati, ci siamo tornati o ci siamo perdutamente innamorati.“
Massimo Fiorito sarà presente per tutta la durata dell‘esposizione e sarà lieto di rispondere alle domande dei visitatori. Per gli amanti della fotografia è possibile acquistare delle fotografie originali su carta fotografica a prezzi molto interessanti.
La città di Noto lo accoglie con una mostra in Via Pier Capponi 16 fino al 31 agosto.
Testo di: Massimo Fiorito e Maria Cristina Picciolini
Fonte notizia
www.massimofiorito.com exhibition-in-noto