Quando gli italiani sono alla ricerca di un’auto prendono in
considerazione l’acquisto di un veicolo usato: lo dimostrano i dati di mercato
di questo segmento, che evidenziano come lo scorso anno in Italia siano
stati vendute oltre 5 milioni di automobili di seconda mano [1]
carVertical, società leader nella raccolta di dati per il settore automobilistico, ha condotto una ricerca[2] per ricostruire l’identikit delle concessionarie auto in Italia.
AUTO USATE VENDUTE IN ITALIA: I DATI DELLE CONCESSIONARIE ITALIANE
Secondo il sondaggio realizzato da carVertical, le concessionarie in Italia impiegano in media poco più di 5 settimane per vendere un’auto. I veicoli acquistati dagli italiani sono stati solitamente utilizzati per quasi 6 anni e il loro prezzo medio è di 17.360€.
Questi dati variano da concessionaria a concessionaria e anche in base al tipo di auto usata da vendere, in quanto, ad esempio, un veicolo usato premium richiede solitamente più tempo per trovare un proprietario. Lo conferma Vincenzo Cannavo di A&C Motors: “La nostra concessionaria si concentra in particolare sulle auto di alta gamma, che hanno un prezzo di circa 30.000€, quindi i nostri clienti sono disposti a spendere cifre più alte della media per un veicolo. Ciò significa che sono anche più esigenti e potrebbero volerci anche 8/9 settimane per concludere la vendita di una Mercedes-Benz o di un’Audi”.
AUTO USATE NELLE CONCESSIONARIE: DA DOVE PROVENGONO E COME VENGONO VENDUTE?
Quando sono alla ricerca di auto di seconda mano da rivendere, l’81% delle concessionarie italiane le acquista direttamente da privati o aziende, il 46% tramite aste online, mentre il 42% si affida ai marketplace online. Ognuna di queste soluzioni ha i propri vantaggi e svantaggi: ad esempio, i veicoli usati da un unico proprietario che vengono controllati e venduti da concessionarie autorizzate sembrano essere i più apprezzati nel mercato automobilistico di seconda mano. È possibile però trovare buoni affari anche acquistando auto direttamente da privati o aziende, anche se questa scelta può comportare rischi aggiuntivi, in quanto i venditori possono omettere delle informazioni importanti sullo stato del veicolo.Per quanto riguarda invece la rivendita di auto usate, la maggior parte delle concessionarie italiane utilizza siti di marketplace (73%). Anche soluzioni di vendita più tradizionali come i mercati fisici sembrano essere frequenti, utilizzati dal 67% dei rispondenti. Se quello online rimane però il canale preferito dalle concessionarie per rivedere veicoli usati, è importante essere trasparenti, condividendo con i potenziali acquirenti informazioni affidabili e verificate sull’origine dell’auto, sullo storico dei proprietari e su eventuali assistenze richieste.
QUALI SONO I MARCHI AUTOMOBILISTICI PREFERITI DALLE CONCESSIONARIE ITALIANE?
Le auto più acquistate dalle concessionarie italiane, destinate alla rivendita, fanno parte dei marchi Mercedes-Benz, Audi, Fiat e BMW. “In Italia, l’interesse per i veicoli tedeschi è stato dominante per anni e prevediamo che questa tendenza si mantenga anche in futuro. Sono auto note per la loro elevata qualità e attraggono acquirenti che sono alla ricerca di veicoli premium”, afferma Cannavo.Anche le auto usate di più alta qualità perdono in genere una parte significativa del loro valore durante i primi anni di utilizzo e questo le rende spesso interessanti per gli acquirenti che cercano veicoli in buono stato e affidabili senza voler spendere troppo. Anche se si trova un prezzo vantaggioso, non significa che le condizioni dell’auto siano perfette: anche le auto premium possono avere il chilometraggio manomesso e danni nascosti, soprattutto quando sono importate dall’estero.
I dati di carVertical evidenziano ad esempio che il 69,5% di tutte le BMW controllate in Italia ha subito dei danni, seguite da Audi (37%), Mercedes-Benz (27%) e Fiat (12%). Non sono da meno i dati relativi alla manomissione del contachilometri, avvenuta per il 5% delle BMW, il 3,5% delle Audi, il 3% delle Fiat e quasi il 2% delle Mercedes-Benz.
“Le concessionarie prestano molta attenzione allo storico delle auto che acquistano. Devono controllare la qualità dei veicoli in loro possesso, poiché la vendita di un’auto con un passato compromesso potrebbe danneggiare la loro reputazione”, afferma Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico e Head of Communications di carVertical.
[1]Fonte: UNRAE
[2]MODALITÀ: la ricerca ha analizzato 63 concessionarie italiane di varie dimensioni e anni di attività. Il 41% vende tra le 50 e le 200 auto all’anno e opera sul mercato da oltre 10 anni.
Fonte notizia
www.carvertical.com it transparency-index italy