Un periodo di studio all'estero è molto utile sia per la formazione scolastica che per lo sviluppo personale, e altrettanto importante è fare un'esperienza di lavoro al di fuori del proprio Paese.
Quale potrebbe essere uno dei lavori più richiesti all'estero che permette di fare un'esperienza preziosa per la propria carriera professionale, qualunque essa sia?
Il cameriere è una delle professioni più ricercate all’estero, e se si decide di intraprendere questa professione, non si sarà mai senza lavoro.
Se siamo già camerieri, lavorare all’estero permette di aggiungere importanti informazioni al nostro curriculum da cameriere, per valorizzarlo ulteriormente.
Se invece lavoriamo in altri ambiti, oppure siamo alla ricerca del primo impiego, fare un’esperienza di lavoro all’estero sarà comunque un elemento di primaria importanza per la nostra carriera professionale. Vediamo perché.
Lavorare all’estero sviluppa le competenze linguistiche
Nel mercato del lavoro attuale la conoscenza delle lingue è molto importante, indipendentemente dalla professione che svolgiamo.
Questo è particolarmente vero per l’inglese, perché, pur non essendo la lingua più diffusa nel mondo, è compresa da 2 miliardi di persone.
Secondo una ricerca di Cambridge English, la conoscenza dell’inglese è rilevante per oltre il 95% dei datori di lavoro, anche in molti Paesi in cui essa non è la lingua ufficiale.
Impegnarsi a imparare l'inglese significa diventare preziosi per qualsiasi azienda e anche essere ricompensati per questa competenza. Uno studio ha rilevato che la conoscenza dell'inglese può aumentare la retribuzione oraria mediamente del 28%!
Lavorare all’estero aiuta familiarizzare con la lingua del Paese che ci ospita. Si possono imparare parole e frasi di base utili per la vita di tutti i giorni e anche diventare fluenti.
Se è vero che la conoscenza dell’Inglese può aprire diverse porte, parlare più lingue può aprirne molte di più e rappresentare un vantaggio ancora maggiore quando ci candidiamo alle offerte di lavoro.
Lavorare all’estero aiuta la crescita professionale
Negli ultimi anni le soft skills, o competenze trasversali, hanno raggiunto un notevole livello di importanza per le aziende, e secondo gli esperti saranno sempre più richieste dai datori di lavoro.
Le soft skills sono capacità personali e tratti del carattere legati alle relazioni interpersonali e sono complementari alle competenze tecniche.
Sono soft skills, ad esempio, l’empatia, la capacità di gestire lo stress, di risolvere problematiche con efficienza e anche l’abilità nell’organizzare con efficienza le proprie attività.
Vivere e lavorare all'estero può aiutare a sviluppare le competenze trasversali necessarie per avere successo in tutti i settori.
Per esempio, quando ci trasferiamo in un nuovo Paese senza conoscere la lingua, le leggi, la cultura, gli usi e i costumi, si possono incontrare molte difficoltà. Entra quindi in gioco la capacità di risolvere problemi (problem solving).
La capacità di risolvere i problemi e la fiducia nel proprio processo decisionale sono i fattori che permettono di superare ogni ostacolo e di trovare modi per adattarsi a nuove situazioni.
Le soft skills sono fortemente interconnesse, a differenza delle competenze tecniche (hard skills), che riguardano singoli argomenti.
Nel caso del problem solving, ci sono altre competenze trasversali che interagiscono con esso più di altre, e che insieme contribuiscono a sviluppare la capacità di risolvere i problemi:
Consapevolezza - necessaria per ottenere una visione d'insieme della problematica oggetto di analisi e identificare il problema;
Capacità di ascolto attivo - utile per identificare il problema dalle sue prime manifestazioni e trovare le soluzioni migliori per risolverlo;
Curiosità - spinge a valutare più possibilità per la soluzione del problema;
Creatività – la creatività aiuta a non fermarsi di fronte al primo ostacolo e a sperimentare nuove modalità per creare soluzioni insolite ed efficaci;
Determinazione - serve per non abbattersi di fronte alle difficoltà e procedere verso la soluzione.
Inoltre lavorare all’estero permette di sviluppare anche:
Adattabilità
L'esperienza internazionale richiede flessibilità e capacità di adattamento a nuove situazioni. Lavorando all'estero, si impara a sentirsi più a proprio agio quando le situazioni cambiano rapidamente o inaspettatamente, e si può reagire con calma ed efficacia.
Lavoro di squadra
Vivere in un Paese diverso permette di lavorare con persone di ogni provenienza, e questa esperienza può aiutare a diventare un buon membro del team di lavoro.
Sensibilità culturale
In un nuovo Paese si è circondati da persone di culture e provenienze diverse. L'immersione in un nuovo ambiente aiuta a sviluppare la sensibilità culturale più facilmente. Interagire con persone di diversa estrazione culturale aiuta a essere più comprensivi nei confronti di opinioni e credenze diverse. Questa è una competenza tenuta in grande considerazione dai datori di lavoro.
Decidere di andare a lavorare all'estero è quindi una preziosa opportunità di sviluppo professionale e personale, che permette di acquisire abilità tecniche e competenze interpersonali utili sul lavoro, ma anche nella vita di tutti i giorni.