Wallapop, piattaforma leader per il consumo sostenibile e responsabile tra le persone, presenta Impact Model, uno studio realizzato in collaborazione con Deloitte. Attraverso questa ricerca, la società spagnola ha voluto indagare quale fosse l’impatto ambientale ed economico generato lo scorso anno grazie alla compravendita sulla piattaforma e quale sia il contributo della comunità all’ambiente e in termini di economia circolare.
Il modo in cui consumiamo ha un impatto sull’ambiente e sulle risorse: in particolare quelle che il nostro Paese ha la capacità di generare in un anno, secondo i dati [1], sono state consumate il 19 maggio, noto anche come Overshoot Day italiano. Unito agli attuali modelli di produzione e consumo lineari, responsabili di almeno il 45% delle emissioni di CO2 a livello globale [2], questo fenomeno rende evidente la necessità di adottare abitudini più sostenibili.
L’impegno di Wallapop è rivolto proprio al cambiamento del comportamento dei consumatori e, dalla ricerca, emerge che la sua piattaforma ha portato ad un risparmio economico per l’ambiente pari a 736 milioni di euro, una quantità sufficiente a riforestare l'Isola d'Elba per 15 volte.
Secondo i risultati della ricerca, la compravendita di prodotti tramite Wallapop nell'ultimo anno ha portato, inoltre, a un risparmio di:
- 19,7 miliardi di litri d’acqua, l’equivalente di 197 milioni di docce da 5 minuti;
- 22.700 tonnellate di plastica, quantità sufficiente per produrre 162 milioni di Barbie;
- 84.400 tonnellate di metalli (16,6 mila di alluminio, 67,8 mila di acciaio), sufficienti per la costruzione di 8 Torri Eiffel;
Risparmio ambientale ed economico
Nel complesso la società spagnola registra nei Paesi in cui è presente – Spagna, Italia e Portogallo – più di 19 milioni di utenti che, insieme, hanno dato una seconda vita a più di 640 milioni di prodotti e creano circa 100 milioni di annunci ogni anno, generando quindi un impatto positivo importante sull’ambiente. Wallapop vuole contribuire a promuovere un consumo più responsabile basato sull’economia circolare, un ambito in cui l’Italia è il Paese leader tra le grandi economie europee [3].
Per continuare a ispirare la propria comunità ad avere un maggiore impatto sull'ambiente, dallo scorso anno i dati di questo studio sono stati inseriti nell'app, in modo che gli utenti possano vedere sia l'impatto individuale di ogni vendita sia l'impatto annuale di ogni utente dell'app.
Un nuovo modello di consumo
Annualmente gli utenti di Wallapop vedono un risparmio medio di circa 362 euro, confermandoche nell'81% dei casi l'acquisto su Wallapop ha sostituito un nuovo acquisto. Inoltre, secondo il report condotto con Deloitte nel 2022, nel 56% dei casi i prodotti presenti sulla piattaforma non avrebbero avuto una seconda vita se non avessero cambiato proprietario, o se i proprietari avessero pianificato di disfarsene o semplicemente di tenerli a casa inutilizzati.I dati dell’Impact Model 2023 mostrano un miglioramento dell'impatto totale del 2% rispetto al 2022, coincidendo con una crescita del fatturato della società del 26%, con oltre 91 milioni di euro nel 2023, confermando che il second hand è una tendenza in crescita.
“Questi dati dimostrano come Wallapop stia contribuendo a trasformare i modelli di consumo favorendo il riutilizzo dei prodotti, in sostituzione all'acquisto di nuovi prodotti, producendo risparmio economico per gli utenti e una maggiore consapevolezza ambientale”, ha commentato Pol Fàbrega, Responsabile della sostenibilità di Wallapop. “Rendere i prodotti second - hand la prima opzione di acquisto è una transizione necessaria che vediamo ogni giorno di più nella società”.*Metodologia: per effettuare il calcolo sono stati selezionati oltre 50 prodotti che rappresentano l'88% delle vendite totali attraverso Wallapop, tenendo conto di tre variabili distinte:
1) Quanti di questi acquisti sostituiscono effettivamente quello di un nuovo prodotto (il cosiddetto "tasso di sostituzione").
2) Quanto si risparmia al pianeta (e al portafoglio) quando si acquista un articolo riutilizzato invece di produrne uno nuovo.
3) Per alcuni prodotti come autoveicoli, lavatrici o frigoriferi, quali sono le emissioni del loro utilizzo (per controbilanciare il fatto che i prodotti più vecchi possono essere meno efficienti dal punto di vista energetico).
Per questo studio è stato preso in considerazione il tasso di sostituzione, che riflette quanti prodotti riutilizzati sostituiscono effettivamente l'acquisto di un nuovo prodotto, o l'impatto dell'uso di alcuni prodotti riutilizzati, che a volte sono meno efficienti delle loro controparti nuove.
[1] Country Overshoot Days 2024, https://overshoot.footprintnetwork.org/newsroom/country-overshoot-days/
[2] Ellen MacArthur Foundation (2019) 'Completing the picture: How Circular Economy tackles climate change'
[3] Rapporto sull’Economia Circolare in Italia, maggio 2023, https://circulareconomynetwork.it/rapporto-2023/