L'arrangiamento oscilla tra rock, dance-pop e tamburi da guerra ed è frutto della collaborazione tra AdriaCo ed Eulalia. Per la ritmica sono stati usati campionamenti come posate sfregate, chiavi, tubi sonori e suoni elettronici.
Come racconta l’artista: «Questa canzone è presa dalle pagine più recenti dei miei diari, anche se la melodia è stata per anni nei miei appunti come Canzon prodiga, perché tornava sempre ma non riuscivo a darle un testo. Non ho mai avuto dubbi sull’argomento che avrei trattato, la melodia mi portava sempre lì, la difficoltà di trovare un punto di incontro, un canale di comunicazione per essere AdriaCo. Mentre il tempo inesorabilmente scorre e forse era necessario che ciò avvenisse per trovare in qualche modo una tregua. La perdita di persone care ci mette di fronte a un dato di fatto: la vita ha una fine e non abbiamo alcun controllo su questo. È solo l'amore a dare un senso al tempo finito che abbiamo. Il ticchettio delle lancette ci spaventa ma è anche il motore di tutto».
Ad accompagnare l’uscita di Assedio, il videoclip girato presso Ostudio, che vanta della regia di Marco Aquilanti (Nuvole Rapide Produzioni) con un montaggio di vecchie tape dal repertorio della famiglia di AdriaCo.
Assedio è il terzo brano uscito del progetto discografico Collezione di Arretrati. Le grafiche di tutto l’album sono state curate da Matteo Lucibello (Tutti Matti) che ha visualizzato il richiamo all'infanzia, il caleidoscopio di colori e sfumature anche nei suoi tratti più ansiogeni, con delle illustrazioni grottesche che rimandano al mondo dei cartoni animati vintage.
Chi è AdriaCo?
“AdriaCo è il mio alterego musicale, è un uomo adulto che fa pace col passato, conservando un rapporto con ciò che è stato, ma rinnovandosi per scoprire nuovi modi di esprimersi ed essere libero.
AdriaCo è la naturale evoluzione di ACo e ne conserva l'idea di fondo, che non possa esistere Adriano senza il Co, fatto di persone che credono nel progetto e lo portano avanti insieme, ma parafrasando il vecchio motto: ACo non sono solo io, AdriaCo sono decisamente io, più di quanto lo sia stato mai.
ACo continua ad essere l'abbraccio da cui nasce la mia musica, AdriaCo è il mio desiderio di essere e riconoscermi in quell'abbraccio”.
Adriano Meliffi nasce a Roma nel 1990. Cresce in una famiglia in cui la musica è sempre presente, si canta durante i viaggi, si armonizza ad orecchio per gioco e si balla. Molto presto comincia a sognare di renderla la propria professione. La musica classica è stata una fonte di ispirazione, in particolare il periodo romantico e impressionista. Le sue canzoni infatti si allontanano spesso dalla forma convenzionale e dalle armonie più comuni nel pop. Durante l’adolescenza aveva già scritto circa un centinaio di canzoni, tenute sempre ben nascoste in un cassetto. A 19 anni inizia a studiare canto moderno e fonda la band Chimestorm. A 24 anni, dopo una laurea in Scienze Naturali, intraprende il corso di diploma in canto al Saint Louis College of Music, approdando infine all'insegnamento in diverse scuole di musica romane. Negli anni di formazione, entra in diversi progetti tra cui i cori Le Mani Avanti e Flowing Chords e la rock band VEMM. Prende parte inoltre come corista a diverse produzioni, collaborando tra gli altri con Diodato, Roy Paci, Arisa, Beppe Vessicchio, Tullio De Piscopo, Shorty, Ainé, Serena Brancale, Achille Lauro e Noemi. Dopo essere stato selezionato due volte per aprire il raduno-concerto della cantante Elisa al Viper di Firenze (2012 e 2015), avvia il progetto solista, cominciando a pubblicare online alcune demo e sperimentazioni sotto lo pseudonimo ACo. Come ACo, è autore di testi e musiche, registra voci e tastiere e si avvale di volta in volta di collaboratori per completare gli arrangiamenti. Nel 2016 rilascia su YouTube la playlist ACo(ustic), registrata live presso il Village Recording Studio, che raccoglie l'esperienza di quegli anni in formazione acustica nei club di Roma e anticipa alcuni dei brani successivamente ripresentati in versione elettrica. Nel 2017, dopo l'anteprima live all'Auditorium Parco della Musica, esce il primo EP, chiamato (N), sempre registrato al Village Recording Studio, contenente sei brani originali, arrangiati con una nuova band e cantati insieme ad amici cantanti. Dal 2020, inizia a lavorare sul suo primo vero e proprio album, Collezione di Arretrati, un lavoro fortemente autobiografico, che racconta l'evoluzione e la crescita avvenuta negli ultimi 10 anni, affrontando il tema dell'ansia e delle sfide che un giovane adulto affronta nel trovare il proprio posto nel mondo, tra università e progetti di vita, fino ai recenti cambiamenti, l'uscita dal nucleo familiare, il trasferimento e le difficoltà del progetto ACo. I numerosi stop legati alla pandemia e al rinnovo totale della formazione, offrono l'occasione per un “restyling” del progetto, che cambia nome in AdriaCo.
CREDITS
Testo: Adriano Meliffi
Musica: Adriano Meliffi, Alessandro Passi con contributi di Matteo Bussotti
Mix: Marco Federico
Master: Matteo Gabbianelli
Voce: Adriano Meliffi, registrato presso Studio Miriam
Tastiere e sound design: Adriano Meliffi e Alessandro Passi
Batteria: Bernardino Ponzani
Chitarre: Valerio Passi
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