Gli italiani desiderano case più comode e sicure, grazie alla gestione intelligente dei dispositivi domestici. Dal controllo remoto dei sensori di sicurezza alla regolazione dell’illuminazione, si guarda ad abitazioni sempre più connesse per semplificare la fruizione quotidiana degli spazi. È quanto emerge dall’analisi di Nice, azienda leader globale nell’Home Management Solution, sui volumi e i trend di vendita delle sue Business Unit, evidenziando le priorità degli italiani per la casa nel 2024.
In Italia, la casa resta al centro dell’attenzione, diventando una priorità di investimento: il 70,8% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive, uno dei tassi più alti al mondo. Questo luogo è diventato centrale anche come conseguenza del lockdown, che ha modificato le abitudini di vita sul lungo periodo: il 68% dei cittadini italiani passa più tempo in casa, svolgendo attività che prima della pandemia non faceva.
“L’evoluzione della casa verso un approccio sempre più multifunzionale, favorito dalla diffusione dello smart working, e il suo ruolo sociale fondamentale trovano nella smart home una risposta naturale. Questa tecnologia è in grado di rendere ambienti abitativi sempre più confortevoli e sostenibili”, spiega Andrea Cesaretti, General Manager di Nice Italia. “La visione di Nice sulla casa connessa è quella di un ecosistema in cui tutti i dispositivi sono integrati e possono dialogare con l’utente anche quando non è in casa. Notiamo un rapido adattamento del mercato italiano alle soluzioni smart home, il che sottolinea una crescente consapevolezza sull'importanza di avere un'abitazione connessa e automatizzata. Questo interesse si riflette anche nel settore dello smart building, dove stiamo assistendo a un aumento significativo di progetti e cantieri che integrano sistemi smart home fin dalla fase di progettazione. Ciò testimonia una forte tendenza verso un'infrastruttura domestica moderna e interconnessa, in linea con le esigenze dei consumatori e le nuove sfide del vivere contemporaneo”.
È comprensibile il crescente interesse nel semplificare e personalizzare la vita tra le mura domestiche, rendendo più fluida la routine quotidiana. Un aspetto particolarmente evidente è l’automazione delle azioni comuni, come aprire e chiudere le porte (es. cancello o porta da garage), che Nice riscontra nell’aumento delle vendite delle sue Business Unit Gate e Door, cresciute rispettivamente oltre il 9% e il 7%.
Secondo una ricerca condotta da Ipsos per Nice, 9 persone su 10 possiedono almeno una soluzione per la casa intelligente. I dispositivi più diffusi includono i videocitofoni e gli assistenti vocali intelligenti, seguiti dai termostati elettronici, cancelli automatizzati e da soluzioni di illuminazione intelligente, particolarmente popolari tra i consumatori più giovani.
I dispositivi smart stanno rapidamente trasformando l’esperienza abitativa, con una diffusione sempre più rapida anche in Italia. Il settore IoT ha raggiunto un giro d’affari di 8,3 miliardi di euro, con 124 milioni di oggetti connessi attivi in Italia, corrispondenti a poco più di 2,1 per abitante. Nice, consapevole dell’importanza della smart home, ha una linea dedicata all’interno della Business Unit Home Management Solutions, che ha visto un significativo aumento delle vendite del 46% rispetto al 2022. Questo dato viene confermato anche dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, che individua una crescita nel 2023 del mercato della Smart Home del 5% rispetto al 2022, raggiungendo 810 milioni di euro ed evidenziando un tasso di crescita più alto della media europea. Inoltre, c’è un rinnovato interesse per la sicurezza della casa, poiché luogo degli affetti e dell’intimità, oltre che di protezione per i beni preziosi. Il 43% degli italiani non si sente al sicuro nella propria abitazione e dichiara di essere oggi più preoccupato di quanto non lo sia stato negli ultimi anni.
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