E’ come una pellicola di cinepresa che esterna scatti e immagini del passato, rifacendoli vivere nel presente, proiettandoli verso il futuro, come memoria di vita, la prima opera scritta dall’autrice Germana Pederzoli, dal titolo “Ricordo di vita”, e pubblicata nella collana “Gli Emersi della Narrativa” dell’Aletti editore.
La nonna Rosina, con il grembiule, nell’orto dietro casa, che coltiva ortaggi e alleva galline, è l’emblema di un passato dove i sentimenti hanno un vero valore e i ricordi del passato insegnano a vivere nel presente, facendo superare anche le sofferenze e migliorando se stessi in prospettiva del futuro dove si può e si deve sempre migliorare. «L’idea - racconta l’autrice nata a Riolo Terme (Ravenna), in Romagna, impiegata amministrativa - è nata come una terapia dell’anima nei momenti di solitudine ed inquietudine, scrivendo di getto, con il cuore, quello che mi passava per la mente, in piena libertà. Come un flusso di acqua, fonte di vita, che sgorga dalla terra, dal mio cuore sgorgano pensieri, memorie, riflessioni della mia vita passata che sono attimi intensi di vita vissuta». Imprimendo nero su bianco i ricordi, i personaggi decisivi nella sua crescita, luoghi d’infanzia descritti con cura, le amicizie, Germana vuole trasmettere, senza presunzione ma con la consapevolezza di quanto il mondo sia cambiato, i valori autentici di un tempo ai suoi familiari e alle nuove generazioni, in una società sempre più attenta ai beni materiali, sempre più “artificiale” e non spirituale. Perché «la famiglia è la prima scuola di vita».
Non c’è spazio per la fantasia nella sua scrittura, pregna di realtà. Ma c’è spazio per le emozioni, che si susseguono pagina dopo pagina, in cui il lettore può rispecchiarsi, e che diventano memoria grazie alla penna. «Ora sono pensionata - racconta l’autrice - e ho più tempo per dedicarmi alla scrittura, cosa che, mi sto accorgendo, mi piace sempre più, perché mi dà modo di riflettere, comprendere la vita e prendere coscienza di me stessa».
Germana descrive ambienti e personaggi che riaffiorano dalla mente ed esprime stati d’animo e pensieri con una scrittura proiettata al futuro, che utilizza il passato, non solo per ricordare ciò che è stato ma anche per non commettere gli errori commessi. Ricordare, non dimenticare, per non sbagliare. «Desidero che il lettore percepisca con il cuore quanto i suoi occhi stanno leggendo, desidero che provi emozioni. La scrittura per me rappresenta un modo di liberare la mente dalle cose che mi hanno fatto soffrire nel passato, dandomi la consapevolezza del valore di me stessa, di perdonarmi e perdonare gli altri per gli errori commessi, e di andare avanti vivendo nel presente, con la mente libera da pregiudizi e con fiducia in un futuro migliore per tutta l’umanità».
Federica Grisolia