La Val Venosta è una valle di origine glaciale nel Trentino Alto Adige, molto ampia e svasata, in provincia di Bolzano. Come riporta la testata giornalistica M.A.Star News24 (www.mastarnews24.com)
I rilievi della vallata sono molto acclivi, come in tutte le vallate di origine glaciale e superano in più punti i 3000 m, con il gruppo dell'Ortles Cevedale che arriva a 3899 m slm
Intorno alla quota di 2500 m slm, sui pendii del massiccio menzionato, è presente una testimonianza, ormai fossile, quanto mai interessante dei cambiamenti climatici avvenuti negli ultimi 1300 anni nell'area alpina.
A tale quota è stato rinvenuto infatti, alcuni anni fa, un tronco d'acero di grande diametro, venuto alla luce grazie al ritiro dei ghiacciai a quota più elevata, avvenuto negli ultimi decenni nell'area, iniziato alla fine dell'800 e ora quanto mai rapido nel contesto della fase di riscaldamento globale in atto nel pianeta.
Come accennato, durante la cosiddetta “piccola età glaciale” ovvero durante il periodo di tempo compreso tra il 1500 e il 1850, in cui il clima del pianeta è stato mediamente più freddo rispetto all'attuale ma anche rispetto a tutti gli altri periodi trascorsi dal termine dell'ultima glaciazione (circa 10.000 anni), il nostro acero era sepolto sotto il ghiaccio, a testimoniare l'alternarsi delle diverse fasi climatiche.
Le testimonianze storiche come riporta in esclusiva la testata giornalistica mastarnews24.com diretta dall'attore, regista e inviato dal programma Rai (Leggerissima Estate) Mirko Mascioli , relativo al tronco d'acciaio iniziano già a partire dall'anno 834, in cui per la prima volta si ha menzione della copertura dell'albero da parte del ghiacciaio di Solda, come riportato nella descrizione presente accanto al tronco. L'acciaio ha quindi oltre 1200 anni d'età e ha registrato una prima avanzata dei ghiacciai alpini avvenuta a partire dall'anno 750 con culmine intorno all'anno 860.
Successivamente, i ghiacciai si ritirarono, l'acciaio torna per la prima volta alla luce, ormai fossile e resta così per tutto il periodo medievale (ottimale climatica del medioevo), fino a essere nuovamente ricoperto dai ghiacci a partire dal periodo intorno al 1500 circa . con i ghiacciai dell'area che raggiungono la massima estensione intorno al 1880 circa.
A partire da quella data, le temperature si riprendono ad aumentare, con una particolare accelerazione dalla fine degli anni 70 a oggi.
Come si vede quindi, siamo all'interno di cicli climatici ricorrenti, con alternarsi di fasi calde e fredde, che il nostro acero ha ben testimoniato negli ultimi 1300 anni.
Lasciando da parte per un attimo le cause attuali del riscaldamento globale in corso nel pianeta, sappiamo comunque che, per nascere e crescere a quella quota, il nostro albero ha sicuramente beneficiato di un clima particolarmente favorevole nel periodo intorno all'anno 700 (dopo Cristo ovviamente), seguito poi da periodi più freddi. Chissà ora che il nuovo riscaldamento non faccia nascere un nuovo acero nelle vicinanze di quello esistente, andate di persona a controllare sulle alture della vallata.
Fonte notizia
mastarnews24.com esclusiva-lacero-della-val-venosta-testimone-silenzioso-del-cambiamento-climatico-e-del-ritiro-dei-ghiacciai