Banca d'Italia lancia l'allarme sulla conoscenza degli italiani del mondo della Finanza
Con una cadenza triennale, la Banca d'Italia illustra i risultati di un'indagine sull'alfabetizzazione degli adulti italiani in tema di finanza. L'indagine è condotta su un campione di 5.000 persone, rappresentativo della popolazione di riferimento. Anche questa volta i risultati sono abbastanza deprimenti.
I risultati dell'indagine della banca
Nel report fornito dal nostro istituto centrale, emerge che soltanto il 35% degli adulti ha una conoscenza e una comprensione adeguata dei concetti economici fondamentali. Tra questi concetti ci sono soprattutto la relazione rischio-rendimento e la valutazione del costo dei mutui. Una discreta fetta di soggetti riesce a comprendere anche argomenti come l'andamento dei tassi di interesse semplice, mentre solo una piccola parte riesce a capire il concetto del tasso di interesse composto.
In sostanza se ti si tratta di argomenti di grande semplicità va tutto bene, ma quando il livello di complessità aumenta son dolori. La cosa deve far preoccupare, perché chi vuole investire o sceglie il "fati da te", oppure non saprebbe come verificare se un broker è affidabile oppure no.
La diffusione della finanza digitale
Va sottolineato che la diffusione degli strumenti della finanza è larga anche nelle fasce giovani di età. La maggior parte dei ragazzi già possiede un conto corrente e una carta di debito, e tra loro l’uso della finanza digitale è relativamente comune. Eseguono pagamenti online e gestiscono conti correnti come attività principali. Tuttavia soltanto un sesto di loro ha mai investito in azioni o obbligazioni, e quando lo fanno hanno per lo più strategie a breve termine.
I gap tra segmenti della popolazione
I risultati dell'indagine dimostrano anche una forte eterogeneità all'interno della popolazione. Di base c'è una grande differenza tra le conoscenze in ambito di finanza di coloro che lavorano rispetto a quelli che studiano. Un divario forte sussiste anche a livello di genere, perché la popolazione femminile mostra una minore conoscenza finanziaria rispetto agli uomini. Un altro gap riguarda il territorio, visto che le regioni del Nord rispetto al resto d'Italia hanno una maggiore conoscenza finanziaria.