Chiara Vergani affronta una tematica molto attuale e interessante: la resilienza. Ma che cos’è? Si tratta della capacità di adattarsi e reagire in modo positivo di fronte a situazioni complicate, traumatiche o stressanti. Il focus è il superamento delle avversità a cui fa seguito uno stato di equilibrio psicologico ed emotivo. La resilienza comporta l’abilità di contrastare le difficoltà, di adattarsi ai cambiamenti e di trarre insegnamenti dalle situazioni negative. Una persona resiliente è coraggiosa, è reattiva, non viene abbattuta dalle avversità, ma trova la forza di continuare ad andare avanti. La resilienza non è un tratto innato, ma può essere sviluppata e potenziata con le esperienze di vita, mediante il sostegno sociale, l’autostima e la capacità di problem solving. I soggetti resilienti hanno in genere una visione positiva della vita, sono flessibili di fronte ai cambiamenti e sono in grado di prendere decisioni efficaci anche in situazioni di pressione. Inoltre riescono a costruire e mantenere relazioni salutari e hanno una buona autostima. L’individuo resiliente prova dolore o tristezza, ma riesce a gestire le emozioni negative fruendone come motivazione per il proprio sviluppo personale. La resilienza è dunque un fondamentale approccio di adattamento per affrontare le sfide e le difficoltà della vita in modo positivo e costruttivo.
La
prefazione del libro è stata scritta dalla giornalista Rai Elena De
Vincenzo che commenta: “Possiamo
dire che non si nasce resilienti, ma lo sidiventa.”Resilienza.
Che
è resistere, ma è anche “saltare” (dal latino).Che
ha a che fare con la fisica, ma pure con la psicologia.Un
termine che all’improvviso è divenuto di uso
comune.Usato
– strausato – per mesi.L’
hashtag (#) di un intero anno.
Perché
è la parola che meglio poteva esprimere ilmomento
che stavamo vivendo (la pandemia).Vergani
studia e racconta di resilienza.Ne
ipotizza un futuro “funzionale” per la crescitadei
bambini, degli adolescenti, degli adulti.
Perché
“la fine di una situazione dolorosa non rappresenta il termine
delle sofferenze, ma ne segnal’inizio...”Il
libro di Vergani è un manuale alla portata di tutti
e
un viaggio nelle esperienze di resilienza.
Dati,
storie e interviste. Gli esempi storici (NelsonMandela),
ma anche il vissuto della signora Lorella;la
resilienza nelle poesie dei bambini diventa “un eroe
che
salva la gente”, una “scintilla.
Il libro è suddiviso in tre parti: la prima offre un approfondimento rispetto agli attuali studi e ricerche sulla resilienza, la seconda comprende una serie di testimonianze e interviste mirate, la terza esprime il pensiero dei ragazzi sulla tematica del coraggio. Proprio gli studenti del liceo “Alfano I “di Salerno hanno effettuato un percorso sulla resilienza, sia in ambito filosofico che scientifico, psicologico e sociale che l’autrice riporta nella terza parte del libro. Ognuno di loro ha scritto anche utilizzando paragoni e metafore, Alessia per esempio ha scelto l’esempio di Frida Kalo, un’artista di grande resilienza che ha trasformato tutto il suo dolore e la sua malattia in opere d’arte meravigliose. Noemi invece si è ispirata alla Fenice che risorge dalle sue ceneri e quindi come meccanismo proprio di difesa dell’umano. Altre studentesse, come Marika, Naike, Giorgia e Valentina si sono occupate in particolare di quello che è avvenuto con i bambini e il loro modo di essere molto più resilienti degli adulti anche durante i conflitti come quello ucraino-russo, potremmo dire anche per quello israeliano-palestinese, loro ritengono che i bambini possano andare oltre, perché guardano sempre al futuro, alla speranza e possono superare i traumi solo se aiutati chiaramente. Francesca invece ha affrontato la tematica dell’essere resilienti in un’altra guerra, quella contro un nemico invisibile che è stata la pandemia, un nemico da combattere. Tutti hanno dichiarato che ciò può avvenire e che il modo per essere resiliente è soprattutto quello di cogliere le crisi come opportunità, quello anche di protestare per la pace, è un modo per canalizzare la rabbia in impegno, come direbbe don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ma soprattutto aiutando chi ha sofferto con empatia. Camilla ha scritto che l’ideale sarebbe quello di immaginare un bambino che ha sofferto per una malattia e che pur di guarire, ma anche di sentirsi poi utile agli altri, decide di diventare medico.
CHIARA VERGANI, criminologa, conferenziera e formatrice – si occupa di tematiche e problematiche sociali da molti anni, collabora con diverse emittenti televisive e radiofoniche, partecipa a programmi di successo, scrive per varie riviste, magazine e blog con rubriche proprie, è impegnata in progetti sociali di rilievo nazionale e internazionale.
Ha pubblicato: “Mai più paura” (2020), “Le voci della verità” (2021) l’ebook “Fermate il mondo: voglio scendere” (2020),Libere dall’inferno (2021); Il sole nascosto. Ogni bambino una storia ( 2021)Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023) e numerosi e- book.