E' nato il Melinconismo, nuova corrente poetica ideata dal poeta di Ostia Michele Gentile. Il termine melinconismo proviene dalla fusione di due vocaboli dal greco antico; MELIGMA ( canto, strumento musicale ) e KOLE ( fiele, bile, collera, sdegno, odio, bevanda amara ) Affonda le proprie radici in uno stato d’animo caratterizzato da perenne smarrimento, tristezza, inquietudine e rabbia per la perdita. Sconforto per qualcosa o qualcuno che si è perduto e di cui si patisce prepotentemente la mancanza. Una persona cara, un amore, un’amicizia importante. Ma anche perdita dei valori. Perdita di innocenza, libertà, dignità. Perdita dell’identità e dei propri diritti.
Il melinconismo assume un carattere più intimo e profondo nello sforzo di metabolizzare questa perdita che diventa inesorabilmente malessere e sofferenza trasformandosi poi in azione, in ribellione. Il melinconista utilizzerà lo strumento della poesia in due momenti: rivolgendola verso sé stesso per contenersi, nel tentativo di elaborare il vuoto e la
frustrazione generati dalla perdita, poesia quindi come dolore per lenire il dolore, mettendo nero su bianco quelle emozioni che diversamente non sarebbe in grado di
governare. Oppure volgendola contro la società per canalizzare tutto il suo rancore verso il mondo che lo circonda. Poesia quindi come collera per lenire la collera contro il sistema. Il melinconista considera la società come un’ incubatrice di nevrosi, ansie e ossessioni che il materialismo e il consumismo contribuiscono ad esasperare. Non c’è speranza nell’insieme perché gli individui sono oramai ostaggi delle loro stesse mancanze, della loro indifferenza. Le persone nella società si peggiorano a vicenda, disattivando capacità critica e libero pensiero. Ecco che la perdita diventa insanabile in un ambiente in cui superficialità e competizione ingigantiscono il disagio individuale. Il melinconista trova pace nella natura e nella solitudine. E’ ostile al potere che schiaccia i deboli e li confina ai margini dell’esistenza. Il melinconismo è dunque uno stile poetico essenzialmente crudo, immediato, nervoso e non assertivo. - ( dal manifesto del movimento )
Il Melinconismo, come ci confida il suo ideatore, vuole essere la patria di tutti quei poeti che, attraverso il linguaggio poetico, intendono denunciare l'agonia sociale nella quale versa il nostro sistema di vita. Una società vuota, fasulla, una società nella quale paure, instabilità e nevrosi contribuiscono ad affondare chi prova, a stento, a riemergere dai suoi problemi. I Melinconisti non si rifugiano nella poesia bensì utilizzano la poesia come strumento di attacco e rivalsa nei confronti di una società sempre più sull'orlo di una crisi di nervi.
goffredo@rocchi
Fonte notizia
melinconismo.blogspot.com