La storia di una pittrice francese, rimasta sola per la perdita del marito italiano, si intreccia con quella di una cagnolina, reduce da un’adozione traumatica a lieto fine. Entrambe si ritrovano a dover affrontare varie e complesse situazioni, per poter riprendere in mano la propria vita, una nuova vita, alla ricerca della libertà. E’, in sintesi, il nuovo libro di Carla Zanardi, autrice di Segrate, pochi chilometri a Est di Milano, dal titolo “Una donna, un cane. Felice coincidenza”. Il titolo stesso suggerisce il contenuto dell’opera di Narrativa pubblicata nella collana “I Diamanti” dell’Aletti editore. A fare da cornice, l’esplicita immagine di copertina (un disegno della stessa autrice): lo sguardo del cane che osserva i protagonisti della storia. Sarà proprio il cane, infatti, testimone razionale senza pregiudizi, a narrarne gli intrecci.
«L’idea - racconta Carla Zanardi - è nata da una storia vera di cui sono stata testimone. I traumi del cane adottato dal canile, che deve affrontare una nuova realtà, e la situazione difficile di una donna rimasta sola che vorrebbe rinascere, rispecchiano due situazioni molto attuali e diffuse». Mentre la cagnolina, dopo varie esperienze di fughe e disagi, torna dalla famiglia adottiva, apprezzandone i vantaggi, la donna cerca uno spazio in cui identificarsi e costruirsi un futuro, in stretto rapporto con le esperienze vissute con l’altro. «La mia solidarietà nei confronti delle donne - spiega l’autrice, giornalista, con la passione per la pittura e il giardinaggio - e l’amore che ho per gli animali, mi hanno dato modo di entrare nel mondo dei protagonisti e dimostrare quanto l’affetto e la condivisione dei disagi siano un supporto per superare i traumi. Il coinvolgente impegno ha dato impulso alla donna, che riesce a procedere con nuove modalità».
I fatti vengono narrati con estrema cura e attenzione particolare alla sfera emotiva, soprattutto quella riguardante l’universo femminile. La sensibilità, infatti, è l’elemento cardine che l’autrice, in prima linea nella tutela dell’ambiente e nella difesa degli animali, utilizza per analizzare e comprendere in profondità i comportamenti e le reazioni dei protagonisti. La scrittrice parte sempre dalla realtà, alla quale unisce storie immaginarie come complementi, per ampliare il percorso della storia e potenziare il messaggio, con l’intuizione che, a volte, aiuta a svelare il significato profondo degli eventi. «Prima di tutto - afferma Carla Zanardi, in riferimento alla sua opera - l’uomo non deve considerarsi dominatore della natura. Come gli altri animali e tutti i viventi, siamo parte di un unico sistema evolutosi in tante espressioni. Guardando negli occhi un animale, vediamo una vita che scorre parallela alla nostra. La diversità non deve suscitare ostilità, ma solidarietà. Specialmente quando il “diverso” cerca un posto accanto al nostro. In particolare, il cane, accanto a noi umani, comprende i nostri stati d’animo, persino il nostro linguaggio, desidera condividere le nostre esperienze, non vuole mai allontanarsi da noi, ci accompagna in ogni situazione senza mai opporsi. Da lui possiamo imparare a scambiare affetto senza riserve e timore».
E questa sensibilità, l’empatia nei confronti del mondo femminile e degli animali, si rispecchia anche nel messaggio finale che l’autrice vuole dare ai suoi lettori. «Alle donne che attraversano la solitudine, suggerisco di utilizzare la razionalità per avviare uno stile di vita che rinnovi e completi l’esperienza passata. E di non trascurare il rapporto con gli animali, che con l’affetto risvegliano potenzialità inaspettate. Come amica proprio degli animali, vorrei rassicurare quanti progettano l’adozione di un cane, comunicando che le difficoltà iniziali si superano con uno scambio di affetto dal reciproco beneficio».
Federica Grisolia