Due le parole per descrivere il nuovo progetto romano di Marco Montuori, MIA Pizzeria Creativa: la condivisione e il rigore nel trattare l’ingrediente.
Due concetti declinati in una proposta culinaria che accoglie e reinterpreta il rigore giapponese, nel piatto ma non solo.
Dopo aver investito molto del suo tempo sulla Pinsa Romana, contribuendo allo sviluppo e alla divulgazione di questo prodotto in tutto il mondo, il pizza chef Marco Montuori ha deciso di tornare al primo amore, la Pizza, per far provare a tutti la sua interpretazione della pizza tonda romana.
MIA sarà la prima pizzeria a Roma in cui la condivisione è alla base del format. Le pizze vengono servite già porzionate (ogni portata è formata da 8 spicchi) in alcuni casi tutti dello stesso gusto, in altri casi invece ci si divertirà a provare la stessa pizza con diversi abbinamenti finali che divertono nell’assaggio. Un gioco di armonie e contrasti che vi farà divertire.
Qualità e ricercatezza degli ingredienti sono altri punti inossidabili della proposta del menù; gli abbinamenti dei sapori sono frutto dell’ispirazione raccolta in giro per il mondo ma la base è quella della cucina popolare italiana con qualche ricetta che guarda al passato, a quelli che sono i ricordi della cucina dei nonni, il patrimonio più grande che possa avere uno chef. Il menù verrà rivisto ogni tre mesi seguendo la stagionalità dei prodotti, acquistati da produttori locali selezionatissimi.
Nell’impasto oltre al frumento di tipo 0 viene utilizzata una farina di farro integrale e una farina di riso. L’impasto è un indiretto con biga e ha circa 48 ore di fermentazione e un’idratazione del 70%. Per dare un prodotto ancora migliore Montuori lavora “in doppia cottura”: la pizza viene infornata per 30 secondi senza ingredienti, per poi essere condita e reinfornata per la seconda cottura, un lavoro necessario per dare ai clienti di MIA un prodotto di altissimo livello.
Presente anche una carta degli Oli Evo molto ricercati e particolari, ognuno di essi sarà abbinato a una pizza in base alle sue caratteristiche organolettiche. La maggior parte delle pizze è abbinata ad oli laziali della Tuscia e ad oli pugliesi, ma Montuori non ha dimenticato di selezionarne uno siciliano per onorare le sue origini, il Monte Etna Dop. In chiusura dessert e pasticceria sono a cura della pasticceria Giuffrè.
A completare l’offerta una carta dei vini che privilegia le bolle (Champagne e Franciacorta in primis) e soli vini laziali per rimarcare la scelta di privilegiare il territorio non solo nella scelta degli ingredienti e una birra artigianale dell’azienda agricola Genagricola. La Birra 1851 Passione Agricola è una perla che merita di essere affiancata alle preparazioni più importanti.
Affascinato dal rigore giapponese anche il layout del locale ha questo respiro, l’essenzialità che distingue la cultura nipponica declinata negli spazi non solo nella proposta culinaria. La scelta dei colori verte sul marrone, il verde, il grigio antracitee la scelta accurata dei materiali ne fanno un contesto elegante e sobrio, dove potersi concentrare sulla proposta di menù senza distrazioni. La tavola è vista come centralità, proprio per questo i piatti sono pensati per essere condivisi, la pizza viene portata a tavola già tagliata in spicchi e proposta con topping particolari scelti dallo chef.
Questo nuovo progetto è nato dalla volontà di Marco Montuori e altri due soci, Simone Montuori e Davide Carpentieri, di seguito le relative biografie.
MIA Pizzeria Creativa si trova Via Collatina 126 D, a Roma.
“La mia ricerca è una sintesi che unisce la semplicità di un impasto sano, digeribile e poco calorico, composto da farine speciali, con condimenti gourmet. Questo è ciò che amo trasmettere, in Italia e nel resto del mondo, la passione per un'arte antica in costante evoluzione, rispettando la qualità delle materie prime e i processi di lavorazione”.
Marco Montuori
Marco Montuori è un pizza-chef dinamico e visionario, cuoco e personaggio televisivo italiano. Nato a Caltanissetta nel 1990, cresciuto ad Anzio, ora vive e lavora a Roma. Ha fatto dell’innovazione e della qualità la base del suo successo lavorativo, diventando uno dei massimi esponenti tecnici pizzaioli nazionali, promotore del giusto concetto di digeribilità della pasta e delle corrette maturazioni.
Giornate intere trascorse in laboratorio dedicando il tempo a studiare i processi chimici degli impasti, le materie prime e gli impasti con pasta madre ad alta idratazione, tutto questo per raggiungere alveolature sempre più pronunciate e prodotti sempre più straordinari.
Questa è la passione che ci mette Marco nel lavoro, oltre a creatività e fantasia nel creare nuove ricette e abbinamenti grazie a una conoscenza approfondita della cucina, un lavoro che gli viene riconosciuto tanto da vantare numerose collaborazioni e consulenze anche internazionali su questi temi, con innumerevoli viaggi di consulenza in giro per il mondo dal 2012.
La Pinsa Romana è la sua specialità ma è amante ed esperto anche di altre tipologie di pizza come la teglia e la tonda romana. La pizza acrobatica è un'altra sua passione e da giovane ha partecipato a diversi campionati collezionando vari podi con tanto di premi e coppe in bacheca.
La storia di Marco, ricca di soddisfazioni e riconoscimenti è corredata dagli show cooking per l'azienda Di Marco (gli inventori della Pinsa Romana) di cui è frontman. Per l'azienda Di Marco ha portato la Pinsa in diverse fiere, tra cui quelle di: Roma, Parigi, Rimini, Dubai, Milano e Amburgo.
Grazie al suo carisma, che gli permette di trovarsi a suo agio davanti a telecamere e pubblico, ha avuto modo di apparire in diversi servizi TV e a partecipare in tutta la quarta stagione del programma La salute vien mangiando su Alice Tv accanto a Rosanna Lambertucci e lo chef Fabio Campoli.
Nel 2019 viene ospitato come giudice di gara in una puntata del programma "Il boss delle pizze" su Alice TV in cui dei pizzaioli si sfidano per stabilire il vincitore.
Oltre alla consulenza, esperienza e professionalità nella pinsa sono state veicolate in un nuovo progetto nato nel 2016, la Pinsa School, la scuola dell'Originale Pinsa Romana, formando oltre 580 allievi, con più di 30 consulenze all’estero e con 55 locali inaugurati.
Proprio uno dei suoi numerosi viaggi internazionali lo hanno portato a conoscere da vicino il Giappone e le sue affascinanti tradizioni, che lo ha ispirato particolarmente tanto da pensare ad aprire una sua pizzeria che ne riprende alcuni tratti stilistici.