La lunga epoca dei tassi di interesse elevati, che sono serviti alle banche centrali per contrastare la corsa dell'inflazione, ha alimentato il pericolo di una recessione economica. Di fronte a questa prospettiva gli investitori riprendono a considerare per i loro portafogli di investimento anche l'oro in qualità di asset difensivo.
Aumenta il rischio di recessione
Le inversioni della curva dei rendimenti statunitensi, che in ambito tecnico vengono considerate una misura affidabile del rischio di recessione, indicano che c'è una probabilità del 70% che l'economia a stelle e strisce finisca in una fase recessiva verso la metà del prossimo anno.
Sebbene questo modello predittivo dell'analisi fondamentale non sia infallibile, il fatto che in passato sia stato abbastanza efficace nel preannunciare una recessione risuona come un forte campanello d'allarme per gli investitori.
La risposta affidata all'oro
Con l'aumento del pericolo che uno scenario recessivo si verifichi, gli investitori sono tornati a fare compere sul metallo prezioso, che da sempre è considerato un asset difensivo durante i periodi di stress economico.
Ciò spiega la'impennata dell'indicatore momentum di analisi tecnica. Tuttavia di recente il prezzo dell'oro è stato penalizzato dal frenata dell'inflazione, che al contrario lo scorso anno aveva fatto da volano al metallo prezioso.
Scenario rialzista
Tuttavia, per quanto detto finora, le prospettive per il metallo prezioso potrebbero essere molto interessanti. Nel caso in cui lo scenario recessivo dovesse concretizzarsi, le banche centrali potrebbero accelerare la discesa dei tassi per dare sostegno all'economia. Questo spingerebbe il dollaro verso un ulteriore deprezzamento e verso il calo dei rendimenti obbligazionari. A quel punti l'ipotesi che il prezzo dell'oro raggiunga i 2200 dollari nel corso del 2024 non è affatto da escludere.
Ipotesi ribassista
Chiaramente lo scenario cambierebbe completamente nel caso in cui la discesa dell'inflazione fosse così forte da spingere le banche centrali a non tagliare eccessivamente i tassi di interesse.
Se così fosse allora l'oro ne risulterebbe danneggiato con una possibile discesa fino a 1700 dollari l'oncia.