La band cagliaritana fresca di formazione si affaccia al panorama musicale nazionale con un singolo carico di energia e dallo stile fresco e originale.
Anacronistico contempla un mondo analogico che sbiadisce con l’avanzare della digitalizzazione, dove ci si volge con un po' di nostalgia agli anni ’80 ’90, ma con tanta ironia e goliardia.
Anacronistico dà spazio all’eccezionale orchestrazione di un gruppo polistrumentista, capace di somministrare tanta musicalità e numerose parole racchiuse in pochissimi minuti.
Insomma, un anacronismo che non ha in questo caso il senso di qualcosa di “superato”, bensì decisamente moderno e all’avanguardia.
Un modo di fare musica che sorprende e coinvolge con un tema molto delicato anche se raccontato con ironia.
“Sta iniziando una nuova fase della nostra carriera e questo pezzo è proprio quello che ci conduce alle novità che presenteremo. L’idea era raccontare in modo diverso dal solito, un dualismo tra macchina e essere umano”
Sezione Fiati, chitarre elettriche e Synth danno un gusto ancor più internazionale a questo pezzo decisamente innovativo e dai caratteri sempre più rari.
Più che mai curiose anche le parole usate nel ritornello, che ripetendo “Guardo il mondo da un oblò” sembra strizzare l’occhio alla famosa canzone di Gianni Togni (Luna), come se certi gesti e certe frasi trovassero le loro radici in una generazione passata ben precisa. Alla stessa maniera, anche essere ‘logorroico’, come si definisce il protagonista del pezzo nell’inciso, appare ormai impossibile in un mondo in cui nessuno si parla più dal vivo, puntando invece su scambi di battute in formato digitale.
Il brano è supportato da un divertente videoclip, ricco di colori e più che mai dinamico, che unisce la fatica dello sport a tanti simboli simpaticamente anacronistici nella società di oggi che sembra volere cercare solo comodità: strumenti suonati dal vivo, stereo e abbigliamento anni ‘80.
Il video è prodotto da Inout Records e distribuito da Distrokid, è girato in alcune zone di Cagliari, tra cui ilvecchio stadio ormai abbandonato Sant’Elia.
“Nel videoclip abbiamo voluto rappresentare una corsa attraverso i decenni che dagli anni ’80 arriva fino ai giorni nostri, diventando man mano sempre più faticosa e caotica, proprio come il mondo moderno”.
BIOGRAFIA
Gli Alma sono un gruppo elettro Pop/Rock di Cagliari che unisce il cantautorato alla musica elettronica
Affascinati dalle sonorità che uniscono passato presente e futuro gli Alma si ispirano al cantautorato italiano di Battisti, De Andrè e Battiato unito alle sonorità della musica elettronica sperimentale di Giorgio Moroder, caratterizzata da sintetizzatori analogici, fino a quella più moderna dell’era digitale.
Un mix esplosivo nel quale la musica non perde mai la sua anima umana, dove chitarra e batteria incontrano beat e synth artificiali: “in un periodo nel quale la musica viene sempre più contaminata dall’intelligenza artificiale
crediamo sia fondamentale mettere l’anima nelle nostre canzoni, sentiamo il bisogno di esprimerci attraverso musica e testi che diano spazio anche a quel pizzico di fragilità e imperfezione che ci rendono vivi e umani” spiega Roberto Almo.
Tutti i componenti della band sono musicisti e polistrumentisti con diversi anni di esperienza alle spalle, già membri degli Almamediterranea.