Una donna originaria dell’Ucraina di circa 54 anni è stata salvata sabato 22 aprile da una visita preventiva su un’ ambulanza Humanitas nel corso della campagna indetta da Telethon a Piazza plebiscito per la giornata della prevenzione femminile.
Ad annunciarlo con commozione il presidente dell’ordine dei farmacisti di Napoli e assessore alla Salute Vincenzo Santagada che con il progetto Una visita per tutti dal 2018 ha effettuato oltre 10mila visite in cinque anni in ogni luogo della Campania.
La campagna lanciata lo scorso anno dall’Ordine dei farmacisti di Napoli per la prevenzione delle patologie negli ambiti cardiovascolare, pediatrico, del carcinoma colon-retto e seno, del melanoma, del carcinoma alla prostata e dell’igiene del cavo orale, in collaborazione con docenti e specialisti dell’Università Federico II e degli ospedali Monaldi, Pascale e Santobono Pausilipon incide positivamente sul sistema sanitario sgravando molte strutture e sostenendo la popolazione meno abbiente.
“Il progetto Una visita per tutti, insieme agli altri due messi in campo dall’ordine napoletano, Un farmaco per tutti e Un farmaco per i detenuti, sostanzia il fattivo impegno dei farmacisti napoletani per estendere e integrare, su base volontaria, il sistema sanitario sul territorio, offrendo un contributo per constrastare le crescenti difficoltà che quote sempre più importanti di popolazione incontrano nell’accesso alle cure.
In Italia sono 4,7 milioni le persone che versano in condizioni di povertà assoluta, tanto che abbiamo ormai imparato a fare i conti con nuove forme di indigenza, molto diverse da quelle tradizionali. Una di queste è la povertà sanitaria, che non consente di accedere a cure adeguate a causa di difficoltà di tipo economico” spiega Santagada. “Il problema della rinuncia alla prevenzione e all’assistenza sanitaria riguarda ormai un numero molto elevato di cittadini, circa 13 milioni secondo stime e rilevazioni. Ma per parlare davvero di povertà occorre guardare a quei 580mila che sono stati costretti lo scorso anno a rivolgersi a opere caritative per ricevere cure. L’Ordine è impegnato da tempo per tutelare la salute dei napoletani e sostenerli con fatti concreti dinanzi alle carenze del Ssn impossibilitato a essere fino in fondo universalista e inclusivo“.