Gioielli eco-sostenibili: un'alternativa etica alla produzione di massa
I gioielli sono da sempre considerati un simbolo di stile e di eleganza. Tuttavia, l’originalità e l’eleganza non devono essere per forza di cose legate al lusso. Gli alti costi del prodotto finale sono la somma del disegno, del valore del marchio, della rarità dei materiali e delle pietre utilizzate. Tuttavia, in molti casi, la produzione di massa di oggetti con metalli preziosi non ha un impatto positivo sull'ambiente e sulla società.
Guardando un po’ più in là delle vetrine delle classiche gioiellerie, oggi esistono piccole produzioni di alta bigiotteria che, pur non utilizzando oro e diamanti, possono essere a tutti gli effetti considerate alla stregua di oggetti preziosi.
In questo articolo scopriremo l’alluminio riciclato, un materiale povero che, unito alle pietre dure naturali, può essere utilizzato per creare oggetti di alta bigiotteria,
gioielli eco-sostenibili.
Gioielli etici e solidali: No War Factory
C’è una piccola storia che vogliamo raccontarvi. Quella di Massimo e Serena, i due ragazzi italiani, fondatori di No War Factory. Un’azienda che produce gioielli da scarti di bombe inesplose, seguendo un'etica produttiva solidale e responsabile.
“I nostri gioielli sono realizzati in Laos da artigiani locali utilizzando principalmente alluminio proveniente da ordigni bellici risalenti alla guerra del Vietnam. Gli artigiani laotiani realizzano questi prodotti con una tecnica chiamata a staffa, ossia colando l'alluminio fuso in stampi d'argilla. Noi ci occupiamo dei disegni. I pezzi grezzi così ottenuti vengono importati in Italia, assemblati e modificati.”
Il villaggio di Ban Naphia, dove vivono gli artigiani con cui No War Factory collabora, si trova vicino a Phonsavan, la capitale della regione di Xieng Khouang. Siamo in una delle aree più colpite dalla piaga degli ordigni inesplosi, che di anno in anno miete vittime, soprattutto tra i giovani ed i bambini. Dal 1964 al 1973 gli Stati Uniti hanno sganciato oltre due milioni di tonnellate di ordigni sul Laos. Una delle zone più colpite è proprio quella della Piana delle Giare, dove si contano circa 80 milioni da disinnescare.
“Collaboriamo con una decina di famiglie di artigiani del villaggio di Ban Naphia, acquistando i loro manufatti nel nostro piccolo contribuiamo all'economia locale. [...] Ogni anno devolviamo il 10% del ricavato netto alla vendita dei prodotti per acquistare filtri per l'acqua nei villaggi rurali del Laos e sostenere le associazioni che svolgono attività di sminamento.”
Design minimale
Il design eco-sostenibile dei prodotti No War Factory evoca uno stile minimalista e senza tempo. Un design semplice e lineare, versatile, così che anelli artigianali, orecchini particolari, bracciali, collane, ed altri accessori si abbinino facilmente a diversi look e stili.
La semplicità del design è l’ulteriore tratto distintivo di pezzi di altissima bigiotteria realizzati rigorosamente a mano con tecniche artigianali. Dalla produzione e lavorazione sostenibile in Laos, fino alla finalizzazione e all’assemblaggio in Italia, nella totale tracciabilità.
Materiali eco-sostenibili per i gioielli: l’alluminio. Comodo, leggero, ipoallergenico
I gioielli eco-sostenibili di NWF provengono dai rottami in alluminio di bombe inesplose e fatte detonare appositamente da specialisti. Il materiali vengono purificati e certificati. La fonte varia, dai tubi di sgancio delle bombe a grappolo alle pinne di stabilizzazione, dalle granate da 60 e 81 mm ai lanciarazzi anticarro. Non sono state usate armi nucleari in Laos, questi prodotti non contengono perciò tracce di radioattività. Sono stati analizzati per metalli pesanti con esito negativo e sono conformi alle norme UE.
L'alluminio è comodo, leggero, resistente e soprattutto ipoallergenico, non provoca reazioni cutanee. L'alluminio utilizzato per la produzione dei gioielli eco-sostenibili No War Factory è inoltre nichel-free, il che lo rende adatto anche alle persone che sono allergiche.
L'alluminio è anche estremamente durevole e resistente nel tempo.
Gioielli etici: aiutare le comunità locali facendo un regalo a chi si ama
Le mine antiuomo hanno effetti devastanti sulle comunità locali in Laos. Oltre a mietere vittime innocenti, impediscono l’accesso a risorse essenziali come acqua, cibo e cure mediche, limitando la libertà di movimento.
Negli anni i ragazzi di No War Factory hanno fondato l’associazione Sons of Mine. Grazie alle donazioni raccolte, hanno contribuito a costruire una scuola nel villaggio di Katang Xieng ed ogni anno acquistano filtri per fornire acqua potabile alle famiglie più povere che vivono nei villaggi rurali.
Il Trattato di Ottawa del 1997 ha bandito mine antiuomo. 164 paesi hanno aderito, ma alcuni no e altri continuano a produrle. Acquistare un prodotto NoWarFactory contribuisce alle attività dell’associazione Sons of Mine, volte ad alleviare le sofferenze di queste popolazioni.
La produzione di gioielli in metalli e pietre preziose rare non è sostenibile per diversi motivi.
In primo luogo, lo sfruttamento delle miniere da parte delle multinazionali avviene spesso in condizioni critiche. Le compagnie estrattive, alla ricerca di profitti elevati, sfruttano le risorse nei paesi in via di sviluppo con leggi minerarie poco rigide.
In secondo luogo, la filiera produttiva è poco trasparente. È difficile tracciare l’origine delle materie prime, estratte in aree remote e passate di mano in mano. Miniere illegali e “sporche” riforniscono il mercato nero, che alimenta poi anche la produzione legale. I consumatori ignorano le pratiche non etiche usate per estrarre e lavorare oro, diamanti o altre gemme.
Infine, l’elevata domanda globale di gioielli preziosi alimenta lo sfruttamento intensivo delle risorse minerarie, che sono limitate. L’oro diventa sempre più raro e difficile da estrarre. Diamanti e altre gemme sono anch’esse risorse non rinnovabili. Se da una parte l’industria mineraria è in crescita, le scorte a disposizione si stanno riducendo, il che alla lunga causa inflazione dei prezzi, maggiore inquinamento per estrarre le ultime riserve e conflitti per accaparrarsi le preziose materie prime rimaste.
In conclusione, l’industria estrattiva globale e la produzione di gioielleria in metallo e gemme preziose stanno causando enormi costi sociali ed ecologici. Per essere davvero sostenibile, questo settore deve garantire: la completa tracciabilità delle materie prime; il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali; la riduzione dell’impatto ambientale, anche limitando domanda e offerta; il reinvestimento degli utili per ripristinare i territori. Solo così si potrà produrre e consumare oro e diamanti in modo davvero prezioso.
Nel frattempo, cominciamo a guardare ad alternative sostenibili.
Fonte notizia
www.nowarfactory.com pages chi_siamo