Come il microbiota intestinale influisce sulla salute mentale?
Il microbiota intestinale è costituito da miliardi di batteri che colonizzano l'intestino e svolgono importanti funzioni fisiologiche, come la digestione dei nutrienti e la regolazione del sistema immunitario. Negli ultimi anni, diversi studi hanno dimostrato che il microbiota intestinale ha anche un ruolo nella salute mentale e nella regolazione dell'umore.
I batteri intestinali producono sostanze chimiche come i neurotrasmettitori e gli acidi grassi a catena corta, che possono influenzare la comunicazione tra il sistema nervoso e l'intestino. Questa comunicazione, nota come asse intestino-cervello, è importante per la regolazione dell'umore e delle emozioni.
Ad esempio, uno studio ha dimostrato che il trapianto di feci da pazienti depressi a topi ha causato un aumento dei sintomi depressivi nei roditori. Allo stesso modo, altri studi hanno riscontrato una correlazione tra la composizione del microbiota intestinale e la presenza di disturbi psichiatrici come l'ansia e la depressione.
Il microbiota intestinale e il trattamento delle malattie psichiatriche
Il ruolo del microbiota intestinale nella salute mentale ha portato alla ricerca di nuove terapie per il trattamento delle malattie psichiatriche. In particolare, l'uso dei probiotici - ovvero i batteri benefici - può aiutare a ripristinare l'equilibrio del microbiota intestinale e migliorare i sintomi di ansia e depressione.
Uno studio ha dimostrato che l'assunzione di un probiotico contenente Lactobacillus helveticus e Bifidobacterium longum per otto settimane ha ridotto i sintomi di ansia e migliorato la qualità della vita dei partecipanti. Altri studi hanno riscontrato effetti simili con altri ceppi di batteri probiotici.
Inoltre, alcuni studi suggeriscono che l'integrazione di probiotici potrebbe essere utile come terapia aggiuntiva ai farmaci psichiatrici convenzionali. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e determinare le dosi e le combinazioni più efficaci di batteri probiotici.
Come promuovere la salute del microbiota intestinale per migliorare la salute mentale
Conclusioni
In sintesi, il microbiota intestinale ha un ruolo importante nella salute mentale e nella regolazione dell'umore. La ricerca suggerisce che l'assunzione di probiotici e l'adozione di una dieta equilibrata e ricca di alimenti prebiotici può aiutare a promuovere la salute del microbiota intestinale e migliorare la salute mentale.
Tuttavia, è importante ricordare che la salute mentale è influenzata da molteplici fattori e che l'assunzione di probiotici e l'adozione di una dieta equilibrata non sono sostituti per il trattamento medico adeguato. Si consiglia sempre di consultare un medico o uno specialista per il trattamento di disturbi psichiatrici o altri problemi di salute mentale.
Riferimenti bibliografici:
- Kelly, J.R., Kennedy, P.J., Cryan, J.F., Dinan, T.G., Clarke, G., & Hyland, N.P. (2015). Breaking down the barriers: the gut microbiome, intestinal permeability and stress-related psychiatric disorders. Frontiers in Cellular Neuroscience, 9, 392. doi: 10.3389/fncel.2015.00392
- Rao, A.V., Bested, A.C., Beaulne, T.M., Katzman, M.A., Iorio, C., Berardi, J.M., & Logan, A.C. (2009). A randomized, double-blind, placebo-controlled pilot study of a probiotic in emotional symptoms of chronic fatigue syndrome. Gut Pathogens, 1, 6. doi: 10.1186/1757-4749-1-6
- Wallace, C.J.K., & Milev, R. (2017). The effects of probiotics on depressive symptoms in humans: a systematic review. Annals of General Psychiatry, 16(1), 14. doi: 10.1186/s12991-017-0138-2
- Schmidt, K., & Cowen, P.J. (2015). The use of microbiota in anxiety and depression. Journal of Clinical Psychiatry, 76(7), e839-e844. doi: 10.4088/JCP.14r09177
- Mailing, L.J., Allen, J.M., Buford, T.W., Fields, C.J., Woods, J.A., & Sheridan, J.F. (2019). Exercise and the gut microbiome: a review of the evidence, potential mechanisms, and implications for human health. Exercise and Sport Sciences Reviews, 47(2), 75-85. doi: 10.1249/JES.0000000000000183
Fonte notizia
www.ncbi.nlm.nih.gov pmc articles PMC4604320
