Eboli. Le Associazioni, Sviluppo Agricoltura Progresso e Rete Mediterranea Passione, ancora una volta sono costretti a denunciare la scarsa attenzione ad un comparto, tanto strategico quanto di vitale importanza per la nostra economia, quello agricolo. Le due associazioni così hanno dichirato: “Tutto questo può sembrare un ululato alla luna, ma siamo di fronte a cambiamenti epocali che coinvolgono tutti noi, accresciuti dalle profonde trasformazioni dovute ai cambiamenti climatici, e da una mancata programmazione. Da diversi anni il silenzio colpevole della politica e delle organizzazioni sindacali agricole accompagnano il declino del settore agricolo verso il totale abbandono. Siamo di fronte ad una mera visione catastrofica frutto di eccessivo pessimismo?
Lo scioglimento dei ghiacciai della regione artica entro l’estate del 2050 quali conseguenze avrà per il nostro pianeta? Il surriscaldamento della superficie terrestre, l’avanzamento drammatico di processi di deforestazione, la crescente immissione di Co2 nell’atmosfera fanno parte di una contingenza momentanea oppure ci indicano che siamo di fronte al fallimento di un modello di sviluppo?
Domande alle quali non è più possibile sottrarsi, occorre dare risposte adeguate e tempestive. Quello che molto umilmente abbiamo provato a fare con la nostra iniziativa dello scorso 11 febbraio presso l’hotel grazia di Eboli.
La carenza di un’adeguata rete infrastrutturale e commerciale per il nostro agroalimentare accentua le diseguaglianze, favorendo così processi di concorrenza sleale ed estromettendo in questo modo dal circuito produttivo le piccole e medie imprese, instaurando così un modello di sviluppo di tipo neocoloniale. Difatti la serri - coltura priva di un piano di programmazione ha attirato imprenditori del nord che una volta sfruttato fino all’osso il suolo agricolo lasceranno dietro di loro solo il deserto.
Non è possibile rimanere inerti e silenti di fronte a tale realtà. Prima la pandemia e a seguire la guerra in Ucraina ci indicano, al di la di chi predica pedissequamente che tutto va bene, di quanto noi siamo dipendenti dalle agricolture di altri paesi e schiavi delle multinazionali e di una ricerca scientifica ad esse asservita.
Occorre ripartire dai territori, ridare centralità alla loro naturale vocazione, valorizzando paesaggi, bellezze naturalistiche e architettoniche legate al mondo rurale e alle sue produzioni. È necessario istituire un presidio-osservatorio, presso l’Azienda Sperimentale Regionale Improsta di Eboli, capace di guardare all’evoluzione dei nuovi processi in atto nel comparto agricolo, per indirizzare e programmare il cambiamento dal basso, attraverso la partecipazione di tutti. Un’agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, capace di distribuire reddito e sicurezza alimentare a tutti e non solo a chi può permetterselo.
Pertanto Invitiamo i Sindaci della Provincia di Salerno a partecipare al pubblico incontro che si terrà il 18 marzo ’23 dalle ore 17.30 presso il Comune di Eboli, per confrontare tali riflessioni con chi ha a cuore il futuro del comparto agricolo, siano essi cittadini, consumatori, rappresentanti di forze politiche, Associazioni e di chiunque consideri che l’Agricoltura sia “Vita”, e che pertanto và difesa, senza se e senza ma”.