Anna Cantagallo - “Come cibo per l'anima. Le ricette di Marigio?”
Anna Cantagallo presenta un interessante libro di ricette, ispirate dai piatti cucinati dalle tre protagoniste dei suoi apprezzati romanzi “Arazzo Familiare” e “Il sole tramonta a mezzogiorno”. Un’occasione per rispolverare dei gustosi manicaretti della tradizione italiana, soprattutto abruzzese e marchigiana, e per ricordarci che il cibo è il più potente messaggio d’amore.
Casa editrice: Readaction
Genere: Libro di ricette
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 136
«Il titolo “Come cibo per l’anima” è ispirato alle emozioni che attraverso il cibo percorrono i miei libri che sono molto sensoriali. Profumi e sapori dalle parole si espandono attorno al lettore avvolgendolo in un gioco di memorie lontane di un qualcosa già vissuto in casa propria, o in quella della nonna o di un’altra persona cara. Sono echi emozionali profondi che fanno pensare al calore familiare e all’accudimento»
“Come cibo per l'anima. Le ricette di Marigio?” di Anna Cantagallo è il primo volume di un progetto nato dall’insistenza dei lettori dei romanzi dell’autrice, che le hanno più volte chiesto di condividere le ricette dei piatti che venivano menzionati all’interno delle sue opere. Sia in “Arazzo Familiare” che ne “Il sole tramonta a mezzogiorno” si crea un indissolubile e prezioso binomio tra cibo ed emozioni: le protagoniste Maricò, una donna anziana, sua figlia Marilì e la nipote Marigiò imparano sin da piccole l’importanza di prendersi cura dei propri cari anche attraverso la buona cucina, oltre a rendersi conto di come il profumo e il sapore delle pietanze rappresentino una porta aperta sui ricordi. Lo sapeva bene anche Marcel Proust che, nel suo romanzo “Dalla parte di Swann” (primo volume dell'opera “Alla ricerca del tempo perduto”), partiva dal profumo delle madeleine imbevute nel tè per sbloccare ricordi ed emozioni del passato.
In questo libro si dividono le ricette in base alle due opere da cui sono state tratte: vi è prima un’introduzione al romanzo in questione, per poi passare alla descrizione minuziosa dei piatti presenti nei suoi scritti, con l’indicazione di ingredienti, dosi e modalità di esecuzione - «Io tratto di ricette antiche, di quei piatti della tradizione che stanno scomparendo e non si trovano quasi più nei ristoranti né fatti in casa, se non in quelle dove sopravvivono ancora delle nonne di una certa età». Tra queste pagine risiede un patrimonio culinario e culturale immenso, che trova spazio anche in un capitolo introduttivo in cui l’autrice offre cenni storici sulla nascita della cucina italiana, originata dalla fusione tra il modo di cucinare dei dominatori stranieri e quello in uso quotidiano nelle varie zone della penisola - «Il nostro cibo, con tali apporti, è diventato carismatico. L’apprezzamento che tutto il mondo gli tributa è legato ai sentimenti che riesce a veicolare che “parlano” delle origini e dell’identità. Il nostro cibo “profuma” così tanto di casa che rimane nella memoria profonda».
Questo ricettario tiene conto dei cambiamenti sociali e, soprattutto, della scarsità di tempo da dedicare alla cucina: per questo motivo l’autrice ha leggermente modificato le ricette e le modalità di cottura per venire incontro alle esigenze delle donne e degli uomini di oggi.
SINOSSI DELL’OPERA. Questo è un libro che tratta del cibo in modo insolito. Le ricette proposte non sono identificate solamente dalle grammature e dai suggerimenti tecnici, ma vivono attraverso le voci delle protagoniste dei due romanzi della saga dell’autrice, che cucinano alcuni piatti tradizionali ormai dimenticati. Sono piatti che sollecitano il ricordo di sapori che sanno di calore familiare e di accudimento. L’anima è assistita da suggerimenti pratici per ridurre i lunghi tempi di cottura del passato e per utilizzare prodotti alternativi meno calorici.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Anna Cantagallo è un medico specializzato in endocrinologia e scienza dell'alimentazione; da anni si dedica anche alla scrittura teatrale e ha al suo attivo circa una ventina di opere, regolarmente rappresentate. In particolare, ha curato il progetto la “Scienza a teatro” per la divulgazione delle scoperte scientifiche, con il patrocinio del CNR e dell'ordine dei Medici di Roma. Ha pubblicato cinque testi scientifici-divulgativi inerenti al suo campo professionale, pubblicati da Gremese nella collana la Scienza in cucina. Pubblica il primo libro della saga al femminile “Arazzo familiare” per Castelvecchi nel 2021, dove il fil rouge che lega le tre donne protagoniste sono delle ricette antiche di cucina, ormai quasi introvabili. Il romanzo sta trovando riscontro di pubblico e di critica con l'assegnazione di numerosi premi, tra i quali nel 2021 il Giovane Holden e nel 2022 il I° premio Alberoandronico a Roma, oltre ad essere semifinalista al John Fante. La saga prosegue con “Il Sole tramonta a mezzogiorno” (Castelvecchi, 2022), in cui i fili lasciati in sospeso nel primo romanzo si riannodano. Il romanzo ha vinto il I° premio al Premio letterario Milano International 2021 e, nel 2022, la menzione d'onore al premio Le Nove muse; ha inoltre avuto una menzione d'onore al Premio Caravaggio.
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