L’Italia cresce nel settore del turismo digitale, aiutata anche dalla forte spinta data dalla pandemia. Promuovere il patrimonio storico-culturale mediante l’innovazione digitale secondo FME Education potrebbe portare ad uno sviluppo del comparto ancora più marcato.
FME Education sul ruolo della pandemia nell’industria del turismo digitale
Tra i risvolti positivi della pandemia c’è stata la grossa spinta al digitale, che ha proiettato in avanti di qualche anno quei settori che faticavano a congiungersi con le nuove tecnologie, nonostante i tanti sforzi in tal senso da parte di realtà quali FME Education. La Casa Editrice specializzata in contenuti digitali innovativi da tempo cerca infatti di incentivare l’uso del digitale per promuovere il patrimonio storico-culturale italiano. A contribuire alla causa questa volta è stato un evento esterno tutt’altro che felice. Con l’impossibilità di presenziare fisicamente agli eventi culturali, date le restrizioni imposte dal Governo per limitare i contagi, le aziende del settore non hanno potuto fare altro che adattarsi alla situazione, reinventandosi attraverso il digitale. Dai tour virtuali ai corsi di formazione a distanza, le iniziative digitali hanno preso sempre più piede, divenendo la nuova realtà.
FME Education: i numeri della crescita
FME Education riporta i risultati di una ricerca condotta dalla Rome Business School sull’industria culturale nazionale, dalla quale è emerso che l’Italia è tra i primi Paesi in Europa nel settore del turismo culturale digitale. I numeri parlano chiaro: il 73% dei musei italiani ha incrementato la quantità dei servizi digitali offerti, portando ad una crescita generale nell’ambito del digitale applicato al settore della cultura. Nel 2021 sono aumentati: i tour virtuali su piattaforma web (+25,4%); la promozione e la presentazione delle collezioni online (+18%); i servizi online di prenotazione (+20%), le fruizioni di corsi formativi didattici a distanza (+13,6%). Inevitabile, infine, una maggiore presenza sui social media (+18,6%). Gli effetti positivi del digitale si evincono anche dal numero di turisti che hanno visitato il nostro Paese nel 2021: 43,6 milioni, il 15,3% in più rispetto a cinque anni fa. Lazio, Veneto, Toscana, Lombardia e Campania sono state le regioni più gettonate.
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