Riuscire a
garantire la sicurezza delle nostre case costituisce una necessità di notevole
rilevanza , difatti è già
da svariati anni che il quantitativo di furti nelle case si è incrementato in
un modo spaventoso , ciò accade
non soltanto nei grandi centri cittadini, ma pure in quelli più piccoli.
Le
introduzioni nelle dimore da parte di malintenzionati si attuano in forma
maggiore nelle villette e nelle case private ,ma
coinvolgono finanche coloro che abitano nei palazzi condominiali.
Pertanto
invece di creare fonti in più d’agitazione e di preoccupazioni, è fondamentale
ideare i metodi più appropriati e validi, per riuscire così a proteggere in
modo efficiente la propria casa e il vostro nucleo familiare che vive al suo
interno.
In questo
modo si è perfettamente consapevoli dei pericoli a cui si può essere esposti.
Quando si
parla di effrazione, esattamente s’intende la forzatura di un meccanismo di
chiusura, come per esempio le serrature.
Si può
attuare con diverse tecniche di scassinamento e con svariati attrezzi di
fabbricazioni diversificate tra di loro.
Tra questi
strumenti, uno di quelli che risultano essere maggiormente rischiosi è
sicuramente
la chiave bulgara.
Che cos’è il grimaldello bulgaro?
Si parla di
un sistema che veniva adoperato durante la guerra fredda dalle spie bulgare.
Queste ultime infatti s’introducevano in modo furtivo nelle abitazioni dei
nemici ed è proprio da loro che deriva il nome di questo attrezzo.
Tale
strumento difatti
permette di entrare nelle case evitando di dover svolgere
lo scasso. Ciò è attuabile in quanto ha la capacità di aprire le porte,
doppiando la chiave originale.
Nel momento
in cui si utilizza tale metodo, non è dimostrabile alcuna intrusione da parte
dei furfanti.
Di conseguenza le vittime di questi furti non
vengono per questo risarcite dalle società assicuratrici.
Il
chiavistello bulgaro
viene spesso definito come uno strumento imbattibile, per quanto riguarda la
forzatura di qualunque tipo di serratura.
Tale
definizione, però, non è corretta.
La chiave bulgara è valida con quella
tipologia di serratura a doppia mandata e di prima generazione.
Un genere di
serratura che viene azionata dalle chiavi che dispongono di uno stelo
lungo.
Con
questa
tipologia di chiave, la
chiave bulgara riesce a introdursi senza
alcuna difficoltà.
Ciò in quanto
riesce a
replicare la precisa cifratura delle lamelle sagomate che
vengono poste correttamente. In questo modo riescono a liberare il perno di
bloccaggio, la chiave gira e i chiavistelli escono.
Ne consegue
che
la chiave bulgara è parecchio pericolosa, proprio perché può
ricreare le stesse caratteristiche della chiave di una serratura. Questo senza
avere necessariamente a disposizione la chiave originale.
Come difendersi dalla chiave bulgara
Nel settore
commerciale sono disponibili dei
kit anti chiave bulgara, con un costo
che corrisponde all’incirca a un minimo di 50 a un massimo di 200 euro.
Questo genere
di kit viene pubblicizzato come idoneo per bloccare le serrature, in modo tale
da
impedire l’uso della chiave bulgara.
Un’ulteriore
soluzione è costituita da un congegno di tipo elettro-meccanico definito come “
cerbero
anti chiave bulgara”. Questo mezzo ha la capacità di difendere
efficacemente qualsiasi tipologia di serratura.
Il
cerbero
blocca serratura si usa mediante un telecomando, che va a trasmettere un
impulso ai pistoni. Così da impedirgli di muoversi.
Infine c’è
la
serratura anti chiave bulgara che dispone di una tecnica assolutamente
d’avanguardia. Inoltre ha delle particolari chiavi piatte e codificate, che
sono munite di cilindro europeo e sono decisamente efficaci per contrastare
l’intrusione dei ladri.