Economia giapponese in attesa contrazione nel terzo trimestre
I dati macro resi noti questa mattina riguardanti l'economia giapponese hanno sorpreso negativamente i mercati. Il PIL nipponico sì è infatti contratto su base trimestrale dello 0,3% fino a settembre 2022. Il lato segna un netto calo rispetto al trimestre precedente è da mancato le previsioni che invece erano per una crescita dello 0,3%.
Peraltro si tratta della prima contrazione dell'economia giapponese dal terzo trimestre del 2021, sotto la spinta delle pressioni inflazionistiche e la perdita di valore dello Yen.
Dati analitici sull'economia giapponese
Preoccupa la frenata dei consumi privati, che sono cresciuti soltanto dello 0,3% rispetto al 1,2% che c'era stato nel secondo trimestre. In questo senso pesano i nuovi casi di Covid che sono stati registrati durante il periodo estivo.
Sono altresì calati anche gli investimenti delle imprese, mentre la spesa pubblica è rimasta invariata dopo la crescita dei due trimestri precedenti.
Anche sul fronte commerciale i dati dell'economia giapponese non sono positivi. Le esportazioni sono aumentate del 1,9% e le importazioni sono cresciute al massimo di 7 trimestri del 5,2%.
Dato annuo
L'economia giapponese su base annua avuto una contrazione del 1,2% nel terzo trimestre. Anche in questo caso è andata peggio del previsto visto che ci si attendeva una crescita del 1,1%. Si tratta della prima contrazione in un anno.
Annotazione: i report macro sono sempre disponibili sui calendari economici dei Consob broker autorizzati.
I riflessi sullo yen
I dati macro riguardanti l'economia giapponese hanno inizialmente spinto al ribasso lo Yen. Il cambio tra dollaro e valuta giapponese e infatti schizzato oltre la soglia di 140. Chi conosce il pattern trading significato, probabilmente ne ha visto un che si è formato sul grafico daily.
Tuttavia in seguito la coppia valutaria ha invertito la rotta, andando in ribasso principalmente grazie all'indebolimento generale del dollaro americano sulla scia delle aspettative di una Federal Reserve meno aggressiva sul fronte dei tassi.