Teatro degli Atti di Rimini gremito in ogni ordine di posto sabato sera per il concerto-evento di Marco Castoldi (in arte Morgan) ed il pianista-baritono Raffaello Bellavista, nastro nascente della musica italiana.
Alla presenza di tutte le autorità cittadine - tra cui la vice-sindaca di Rimini Chiara Bellini - è andata in scena un evento di grande cultura musicale presentato, con l’abituale professionalità, da Jack Bonora.
Morgan - il più poetico dei cantautori contemporanei, un po’ filologo e un po’ menestrello, capace di spigolare, con disarmante disinvoltura, tra lessico e spartito - ha confermato le sue sublimi doti di “narratore musicale” e, accompagnato dalla sua chitarra (suonata rigorosamente al contrario), ha disegnato in note e versi un efficacissimo viaggio a ritroso tra i capolavori della musica italiana e statunitense, cristallizzando degli intrecci a cui nessuno, prima di sabato sera, aveva mai pensato.
Raffaello Bellavista, invece, uscendo con personalità dai tracciati della lirica, ha regalato con voce tonante la sua straordinaria interpretazione di brani diventati iconici nella memoria musicale di questo pianeta e, alla fine, ha fatto letteralmente tremare il teatro degli Atti che, al termine di ogni brano, gli ha tributato una sincera ovazione.
E alla fine, tra una battuta sulla romagnolità e qualche inevitabile digressione sul copione, accompagnato al pianoforte da un Morgan ispirato, Bellavista ha regalato brividi interpretando con verve incontenibile “Guarda che luna” del grande Fred Buscaglione.
Da segnalare, nell’ambito dell’evento, la bella iniziativa del Consorzio Romagna Iniziative che, per promuovere la cultura musicale tra le giovani generazioni, ha acquistato un quantitativo di biglietti e li ha regalati ai giovani e giovanissimi appassionati di musica.