USCITA LIBRO “Professione docente in tempi di guerra”
Titolo: Professione docente in tempi di guerra
Sottotitolo: Appunti per insegnanti multitasking
Autrici: Chiara Vergani e Maria De Carlo
Editore: Brè Edizioni
Pagine: 125
In ebook solo su Amazon a 2,99€ anche in KU
In carta a 11€ nelle principali librerie online e fisiche
Genere: saggio educativo didattico
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In vendita dal 20 ottobre 2022
Sinossi
Il presente volume è frutto di un incontro-confronto tra due insegnanti (una del Nord e una del Sud) che si ritrovano a pensare a una sorta di “appunti” da consegnare ai professionisti della scuola, sempre più multitasking, soprattutto in questo momento storico caratterizzato dalla fuga dalla guerra. Ma ad animare questo lavoro è il desiderio di diffondere la speranza e la fratellanza attraverso una “presenza” (quella della scuola italiana) che diventa “luogo” autentico di inclusione. In modo particolare questo testo è dedicato alla formazione di insegnanti, educatori e di quanti vivono quotidianamente la scuola.
Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2016); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2018); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (2019); Le voci della verità (2020); Il sole nascosto (2021); Libere dall’inferno (2022); Bipolari in bilico (2022). Per il progetto “A scuola con noi” dedicato al popolo ucraino ha scritto i seguenti ebook: Vocabolario illustrato − A scuola con noi, Le regole facilitate della lingua italiana, Per la pace, Un carrellino per tutti, I racconti delle quattro stagioni, Bullismo e disabilità (2022). Fine modulo
Maria De Carlo, dottore in Filosofia, ha fondato l’associazione di pratiche filosofiche “Conduco un dialogo” ispirandosi allo insegnamento di Socrate e al pensiero dialogico di Martin Buber (https://conducoundialogo.blogspot.com/).
È Teacher in P4C. Docente di Scuola secondaria di secondo grado, giornalista pubblicista e saggista. Tra le recenti pubblicazioni: Nello zaino l’essenziale (ed. MigrAzioni) per l’accoglienza degli ucraini nelle scuole italiane. Negli anni ha maturato numerose esperienze e incarichi scolastici, compresa la formazione ai docenti.
Estratto
BISOGNI DELLE BAMBINE E BAMBINI FUGGITI DALLA GUERRA
Bambine e bambini scappati dalla guerra hanno avuto le loro abitudini e certezze stravolte. Sono disorientati in una terra che non è la loro, si trovano con persone che non conoscono, spesso senza i loro cari, all’improvviso immersi in una differente cultura e lingua. Si tratta di una migrazione coatta. Fortunatamente in Italia e in Europa si è messa in moto la macchina dei soccorsi per i profughi ucraini. I piccoli hanno assistito impotenti alla distruzione delle loro case e scuole prima di partire in cerca di salvezza. Questo sradicamento forzato può essere in qualche modo mitigato con una accoglienza adeguata in un luogo sicuro, per ristabilire la fiducia andata persa nel prossimo. I bimbi vanno orientati verso attività ludiche in cui possano esprimere la fantasia, prendere coscienza delle loro capacità atte a essere resilienti, poter affrontare l’emergenza.
Il Progetto “A scuola con noi” di cui fa parte questo saggio, ha l’obiettivo proprio di consentire a tutte le persone fuggite dalla guerra in Ucraina, di essere messe in grado di comunicare. Penso sia fondamentale preparare i bambini italiani immersi nelle notizie della guerra, nelle riprese e nei dibattiti inerenti la emergenza, a esternare i propri timori, riflessioni e preoccupazioni.
La resilienza dunque diventa essenziale in quanto rappresenta un processo atto a favorire la messa in campo delle risorse interiori per affrontare le situazioni problematiche.
EDUCAZIONE INCLUSIVA
Istruzione inclusiva si traduce in accoglienza di tutti gli studenti, compresi gli alunni con disabilità, che vanno sostenuti al fine di dispiegare e sviluppare le loro potenzialità. L’inclusione è favorita da una matrice scolastica volta a implementare i talenti di ognuno, a dare origine dunque a comunità accoglienti. I diritti umani costituiscono la base su cui realizzare una scuola partecipativa a livello mondiale che deve rispondere ad alcuni pilastri fondamentali: individuazione di strategie educative inclusive, adattamento delle metodologie didattiche, abbattimento di molestie e vittimizzazione per favorire il benessere generale e migliorare la qualità di vita di ognuno.
Dobbiamo considerare che in Italia possono essere arrivati o giungeranno studenti ucraini anche con qualche forma di disabilità. A tal proposito l’accoglienza deve essere proficua e in grado di offrire pari opportunità di formazione a tutti, va abolita la discriminazione a qualunque livello per rispettare i diritti umanitari. L’insegnante è inclusivo quando aiuta, veicola e orienta tutti i discenti a partecipare, imparare e ad avere successo in tutti gli ambiti dell’istruzione. È di fondamentale importanza originare un paradigma atto a coinvolgere i genitori per agevolare il raggiungimento degli obiettivi prefissati mediante lo sviluppo di strategie di apprendimento adeguate. La collaborazione tra insegnanti e educatori ha un ruolo chiave nel portare avanti nuovi approcci mirati per accrescere la personalizzazione. È positivo anche il lavoro in piccoli gruppi e il tutoraggio tra pari.
In generale il docente ha il compito di individuare lo stile di apprendimento di ogni studente:
- Stile visivo – verbale
Usa quasi essenzialmente il codice scritto. L’allievo impara leggendo.
- Stile visivo – non verbale
Usa mappe, disegni, parole-chiave, grafici, colori.
Fa richiamo al visual learning, cioè alla comprensione e memorizzazione di un concetto mediante immagini mentali.
- Stile uditivo
È fondato molto sull’ascolto di spiegazioni, discussioni, registrazioni e testi digitali.
- Stile cinestetico
Necessita di attività concrete per capire gli argomenti.
L’insegnante inclusivo si caratterizza per mettere in campo determinate istanze:
- favorire un clima di classe inclusivo
- adeguare stile di insegnamento, strategie, materiali, tempi, tecnologie
- agevolare un approccio cooperativo
- produrre una didattica metacognitiva
- individuare addentellati fra la programmazione di classe e quella
personalizzata/ individualizzata
- favorire strategie ad hoc nel processo di insegnamento/apprendimento
- implementare la formazione di reti relazionali fra scuola, genitori, enti
specialistici e territoriali.
Strategie metodologiche per ogni tipo di disturbo
Disturbo generalizzato dello sviluppo
- lavorare con fotografie inerenti argomenti e attività da svolgere
- usare card per la comunicazione di bisogni ed emozioni
- servirsi di cartelli colorati, per esempio verde per dire che va tutto bene, e rosso per dare il segnale di attenzione.
ADHD
- presentare immagini o fotografie riferite alle attività da svolgere
- usare grafici di rilevazione dei comportamenti positivi attesi e
contrattualizzati
- usare contratto formativo per iscritto per contenere il comportamento
problema o per richiamare al rispetto delle regole e di eventuali premiazioni e punizioni.
DSA e difficoltà cognitive
- usare colori per indicare la parola chiave e le informazioni più importanti
- mappe concettuali per riassumere concetti
- mappe e rappresentazioni grafiche per sottolineare i concetti principali al
fine di agevolare la memorizzazione.
DSA, ADHD, RM
- tabelle per l’analisi grammaticale e logica
-calcolatrice per l’esecuzione di calcoli
- mappe mute per l’esposizione di un argomento.
Tempistica per DSA, ADHD, RM, stranieri - tempi supplementari per le risposte
- tempi maggiori per svolgere di verifiche
- riduzione della consegna
- permettere approssimazioni nell’esposizione di determinati concetti e argomenti.
BES linguistici
- semplificazione delle matrici di base
- attività correlate alla difficoltà di ognuno
- minore richiesta di nozioni e maggiore osservazione dei processi cognitivi.
Come usare le schede didattiche
- individuare il concetto chiave e il nucleo fondante
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