Oltre un prodotto alimentare su quattro venduto in supermercati e ipermercati fa riferimento all’italianità in etichetta: sono 23.944 quelli individuati dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy e realizzano 8,9 miliardi di euro di vendite (il 27,5% del paniere food rilevato).
L’offerta a scaffale continua ad aumentare (+2,5% annuo), mentre il sell-out si è stabilizzato (-0,1%). Ed è cambiato il mix dei prodotti presenti nel carrello della spesa “italiana”. Mentre nei 12 mesi rilevati si è fermata la crescita del fatturato dei prodotti che presentano in etichetta la bandiera italiana (-1,3%), i claim "100% italiano” (-1,8%) e “prodotto in Italia” (-0,6%), è proseguita l’avanzata nel carrello della spesa dei prodotti alimentari e delle bevande a indicazione geografica europea.
I più dinamici sono stati i vini Docg, che hanno sfiorato i 291 milioni di euro di vendite grazie a un incremento annuo delle vendite di +13,2% (contro il +5,9% dell’anno precedente). Brillanti anche i vini Doc con 486 milioni di euro di sell-out (+6,4%), con un lieve rallentamento rispetto al +8,8% precedente. Stabili, invece, i prodotti Igp (+0,0%). In lieve calo i vini Igt (-1,1%) e i prodotti alimentari Dop (-2,1%), che si sono fermati a 567 milioni di sell-out.
L'analisi completa del carrello dei prodotti improntati all'italianità, con l’incidenza dei differenti claim e il loro trend annuo, è consultabile nell’undicesima edizione dell'Osservatorio Immagino, scaricabile gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it.
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GS1 Italy. A partire dall'introduzione rivoluzionaria del codice a barre nel 1973, l'organizzazione non profit GS1 sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese. In Italia, GS1 Italy riunisce 40 mila imprese dei settori largo consumo, sanitario, bancario, della pubblica amministrazione e della logistica. I sistemi standard GS1, i processi condivisi ECR, i servizi e gli osservatori di ricerca che GS1 Italy mette a disposizione semplificano e accelerano il processo della trasformazione digitale delle imprese e della supply chain, perché permettono alle aziende di creare esperienze gratificanti per il consumatore, aumentare la trasparenza, ridurre i costi e fare scelte sostenibili.