È passato esattamente un anno da quando GASGAS annunciava l’apertura della sua prima campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe. Una campagna, ricordiamolo, di grande successo, la prima nel suo genere in un settore ad altissima crescita come quello della mobilità elettrica. Si tratta di un risultato straordinario per una società che ha avuto la felice intuizione di scommettere sul ruolo degli operatori indipendenti in un settore all’epoca dominato dai giganti della distribuzione elettrica, ovvero quello delle colonnine di ricarica. Ma la raccolta complessiva di GASGAS non si è fermata al crowdfunding. Un ulteriore aumento di capitale ha portato in società una serie di investitori professionali che non erano riusciti a entrare in campagna, chiudendo il capitale raccolto nel corso del 2021 a 700mila euro.
Un anno eccezionale
«È stata una dimostrazione di fiducia enorme» ha commentato Alessandro Vigilanti, Ceo di GASGAS. «Ai nostri soci abbiamo presentato un piano industriale molto chiaro e concreto e a distanza di un anno possiamo dire di aver mantenuto tutte le promesse, ma non solo…».
In questo anno, GASGS si è data parecchio da fare. «Abbiamo acquisito Easycharge, confermandoci come uno dei più scalabili programmi di sviluppo di rete nel campo della mobilità elettrica» precisa Stefania Menguzzato, General Manager dell’azienda. «Il primo semestre 2022 ha confermato un trend inarrestabile: grazie all’elevata penetrazione commerciale e alla reputazione del brand, GASGAS ha superato i 250 punti di ricarica prima della fine di giugno, centrando di fatto, con oltre sei mesi di anticipo, gli obiettivi di budget 2022».
I punti di forza di GASGAS
Da sempre, i punti di forza di GASGAS sono tre.
- Posizionamento di colonnine in prossimità di punti di interesse per chi è in sosta di ricarica.
- Manutenzione continua delle colonnine per garantire la massima efficienza.
- Elevati standard di assistenza per aumentare il livello di fiducia e soddisfazione del cliente.
Grazie a questi elementi, GASGAS è diventata in brevissimo tempo punto di riferimento tra gli operatori indipendenti che gestiscono reti di ricarica per veicoli elettrici, non solo su colonnine di sua proprietà, ma anche come system integrator per terzi. Ma la sfida continua. Con il provvedimento del Parlamento Europeo che pone di fatto uno stop alla vendita di auto a combustibile fossile entro il 2035, vengono confermate le intuizioni di GASGAS che ora deve lanciarsi in volata per scalare velocemente il mercato italiano.
Aumento di capitale e crowdfunding
Per accelerare la propria crescita, GASGAS apre nuovamente il capitale. Nelle prossime settimane un gruppo ristretto di investitori professionali che da molti mesi sta puntando sul progetto entrerà nella compagine sociale. A seguire un secondo round di equity crowdfunding, sempre su CrowdFundMe punterà a replicare il successo dello scorso anno. Un’occasione davvero ghiotta per chi è alla ricerca di iniziative ad altissimo potenziale in un settore che sarà fra quelli che traineranno l’economia dei prossimi anni.