Per il 44.4% degli italiani la velocità è uno dei principali fattori che influenzano la scelta dell’e-commerce, soprattutto in Lombardia
Il quick commerce garantisce consegne in tempi rapidissimi, da 15 minuti a 2 ore
I vantaggi sono velocità di consegna, inclusione delle piccole realtà locali e mobilità sostenibile
La profonda trasformazione del settore logistico in Europa dipende non solo dai cambiamenti generati dalla pandemia, ma anche dalla connessione sempre più forte con i nuovi trend dell’e-commerce. La soddisfazione del cliente è diventata il nucleo degli acquisti online: prezzo, varietà dei prodotti e velocità di consegna sono fattori determinanti nella scelta dell’e-commerce.
E proprio la velocità sembra essere la parola chiave del settore. É nata infatti una nuova generazione dell’e-commerce: il Q-commerce o Quick commerce. Ma cos’è il q-commerce, quali sono i suoi vantaggi e come può facilitare la logistica di prossimità?
1) Quick commerce, l’innovazione dell’e-commerce non è mai stata così veloce
Il Quick commerce rappresenta la terza generazione del commercio o meglio la nuova frontiera del settore. A differenza dell’e-commerce tradizionale infatti, il quick commerce garantisce al cliente consegne in tempi rapidissimi: da 15 minuti a 2 ore. Nato inizialmente nel settore grocery e per soddisfare esigenze di prima necessità durante la pandemia, sta coinvolgendo man mano sempre più settori. Il suo punto di forza risiede in una capillare rete di magazzini a livello locale, i cosiddetti dark store, in aree limitrofe a quelle d’acquisto. La consegna dei prodotti avviene dunque in tempi rapidi per la vicinanza ai magazzini logistici, per l’uso dei mezzi utilizzati per le consegne (principalmente e-bike, scooter elettrici o biciclette) che non sono condizionati dal traffico delle grandi metropoli ed infine per una tecnologia sempre più consumer-oriented che attraverso i big data, permette un’ analisi approfondita delle preferenze del consumatore.
2) I vantaggi del quick commerce
I principali vantaggi del quick commerce, sia per i consumatori che per le compagnie e PMI che si servono di questo strumento sono:
Velocità e qualità
Il primo fattore da considerare è proprio la velocità delle consegne: per il consumatore questa diventa una discriminante fondamentale nella scelta dell’e-commerce. Secondo un recente studio di Packlink. il 44.4% degli italiani ritiene che la velocità sia un'importante discriminante nella scelta di un e-commerce. La velocità è particolarmente importante per la fascia d’età 41-50 anni (33,26%) e 31-40 anni (28,57%) ed è la Lombardia (21.88%) la regione più “impaziente” nel ricevere consegne.
Per quanto riguarda l’assortimento, a differenza dell’e-commerce tradizionale, nel quick commerce questo è maggiore rispetto al negozio fisico ma è quello limitrofo alla zona in cui si vive. Una minore scelta dunque ma con maggiore qualità.
Logistica di prossimità ed inclusione
Attraverso i dark store, i magazzini diffusi a livello locale in prossimità del cliente, il quick commerce riesce a coprire più velocemente e in maggiore quantità le consegne da effettuare. Questo diventa dunque un incentivo anche per le piccole attività locali a partecipare a questo processo. La piccola libreria, il ristorante all’angolo di casa, o il negozio di telefonia diventano ora parte attiva del processo, senza rischiare di essere schiacciati dai colossi del settore. Questo consente dunque di stringere delle partnership tra le piattaforme logistiche e le piccole imprese del territorio, con una democratizzazione del commercio online.
3) L’impatto del quick commerce sull’ambiente: mobilità sostenibile
Secondo l’ultimo studio di Packlink, il 92,29% degli Italiani effettua scelte di acquisto considerando il potenziale impatto ambientale di un prodotto o di un servizio ed il 45,7% è disposto a pagare un sovrapprezzo fino al 10% per packaging sostenibile, dunque l’impatto ambientale di un brand o di un prodotto è sempre più al centro delle scelte dei consumatori. Il quick commerce incentiva l’uso di mezzi elettrici come e-bike, monopattini e scooter elettrici riducendo le emissioni di CO2 e, proprio per la sua natura, è concentrato in zone geograficamente più ristrette, riducendo la distanza tra magazzini e cliente finale. Questo dunque migliora le consegne di ultimo miglio, con risparmio di carburante e minore percentuale di inquinamento atmosferico.
“Il quick commerce dunque non solo non segnerà la fine dei negozi di vicinato ma può essere improntato alla sostenibilità ambientale. Questo può avere un impatto non solo per una ripresa ed una crescita di lungo periodo, ma anche per sperimentare nuovi orizzonti e ripensare all’assetto del network logistico. In questo senso il quick commerce sembra essere il futuro del commercio online” ha dichiarato Noelia Lázaro, Direttore Marketing di Packlink.