Negli ultimi giorni si sono intensificati gli sforzi diplomatici per evitare un conflitto in Ucraina. Al di là dello scenario che è già orribile di per sé, ci sono anche importanti implicazioni economiche che deriverebbero da un conflitto. Uno dei casi più eclatanti riguarda il mercato del gas.
Europa, Russia e mercato del gas
La Russia ha le più grandi riserve mondiali di questa commodity. Il mercato del gas in Europa dipende in maniera enorme da Mosca.
Questa situazione affonda le radici in alcuni decenni fa, ossia nel 1968, quando l'ex Unione Sovietica stipulò un accordo con l'Austria che aveva ad oggetto la fornitura di gas naturale attraverso un gasdotto. Nonostante le tanti vicissitudini geopolitiche che sono accadute in tutti questi decenni, in primo luogo la disgregazione dell'Unione Sovietica, il gas di Mosca ha continuato ad alimentare l'Europa in modo massiccio.
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Una eccessiva dipendenza
La dipendenza del mercato del gas del vecchio continente dalla Russia si può stimare nel 40%. La fornitura avviene soprattutto attraverso gasdotti. Inoltre una discreta fetta di questo gas transita per l'Ucraina.
Questo scenario relativo al mercato del gas fa comprendere in maniera chiara quali conseguenze potrebbero esserci per l'Europa in caso di scoppio di conflitto tra Ucraina e Russia.
Del resto le conseguenze si sono viste immediatamente. c'è stata infatti una impennata dei prezzi di questa materia prima negli hub olandesi e britannici (è interessante osservare il tutto tramite un grafico kagi trading system).
Va peraltro aggiunto che gli analisti sono convinti che la dipendenza del mercato del gas europeo dalle forniture russe crescerà addirittura nei prossimi mesi. Infatti la transizione green sta spingendo il vecchio continente a ridurre la propria produzione, e in qualche modo bisognerà pur compensare questo calo.
Programmi sbagliati
Lo scenario che si è venuto a creare, evidenzia però soprattutto l'inadeguatezza dei programmi posti in essere dalla UE. Sono anni infatti che nelle riunioni dei governanti europei, all'ordine del giorno ci spesso stata proprio la dipendenza del mercato del gas dalla Russia. Eppure anziché ridurre questa dipendenza, si è andati nella direzione contraria. Lo dimostra il progetto Nord stream 2. Un conflitto Russia-Ucraina complicherebbe terribilmente il futuro del Nord Stream 2.
Nel complesso il mercato del gas in Europa è clamorosamente dipendente dall'estero. Oltre alla Russia infatti, anche Norvegia e Algeria forniscono questa materia prima energetica al vecchio continente. Messe assieme, queste tre fonti di approvvigionamento rappresentano l'80% del gas che consumiamo nell'Unione Europea. La Germania addirittura supera questa media arrivando al 90% del proprio fabbisogno raccolto all'estero.