Irene Catarella, rinomata poetessa, è stata di recente protagonista di un servizio al Tgcom24 sul suo modo di fare poesia e sull’uscita del nuovo libro #Cantoanima, così ne abbiamo approfittato per saperne di più.
1) È uscito di recente un servizio speciale su di lei e la sua poesia al Tgcom24, un grande traguardo raggiunto, ce ne vuole parlare?
Sono felice. Questo servizio speciale al Tgcom24 è la ciliegina sulla torta di un anno in cui ho visto il mio sogno realizzarsi. La pubblicazione del mio libro con Mondadori curato dallo strepitoso Salvo Nugnes. I testi introduttivi di grandi personaggi della cultura che mi hanno onorato dei loro apprezzamenti. E ora il Tgcom24 che fa un servizio speciale per dare voce e risalto al mio modo di fare poesia e alle tematiche che tratto. Ribadisco sono felice e grata.
2)Quand’è cominciata la sua attrazione per la poesia e come vi si è approcciata?
Ho sempre apprezzato la poesia, ma è stato dopo aver avuto la sindrome di Meniérè che mi ha costretto a letto per 15 anni perché non mantenevo l’equilibrio a darmi l’occasione di diventare poetessa a tutti gli effetti. La musicalità della parola poetica sa esprimere nella bellezza grandi messaggi e nutre la nostra anima.
3) Che messaggio vuole diffondere con le sue poesie?
Ecco il mio sogno, quello di diffondere dei messaggi. Innanzitutto, messaggi di speranza, di voglia di vivere, di non arrendersi mai, di perseguire i propri desideri fino a quando non si realizzano, ma anche l’essere voce degli invisibili, di chi è vittima di ingiustizie, di rispetto dell’ambiente, di amore a 360 gradi.
4)Lei sprona spesso le persone a scrivere, che importanza crede che abbiano la poesia e l’arte in generale nella società di oggi?
Siamo nati per esprimere ciò che siamo. Riuscire a mettere su carta le proprie emozioni, i propri pensieri, è semplice, ma altamente terapeutico per chi lo fa e per chi legge. L’arte in generale lo è. Io sto rilanciando la poesia come linguaggio di eccellenza del web che induce alla riflessione, nutre l’anima, sprona alla bellezza e alla creatività. Vorrei che la mia poesia arrivasse tra i banchi di scuola, agli studenti, agli adulti, alle persone di tutto il mondo, infatti, il libro è in italiano e in inglese, per suscitare in loro un’emozione, un pensiero, una speranza, un’azione.
5) Lei è anche studiosa della Bibbia, che ruolo hanno la fede e la spiritualità nella sua vita e come si esprimono nei suoi lavori?
Sì, io studio la Bibbia perché ritengo che dentro di noi c’è una scintilla divina che va nutrita con la Parola di Dio. La fede mi ha aiutato a superare i momenti difficili, così come l’arte, e nella mia vita e in ciò che scrivo è sempre presente perché chi ha fede vive la profondità del proprio essere e cerca di vivere aiutando gli altri che è la cosa che davvero rende soddisfatti. La vita non è solo materia, ma c’è qualcosa che va oltre e che le da senso.
6) Lei è fondatrice dell’Interiorismo Universale, ce lo spieghi brevemente.
Ho fondato un movimento squisitamente poetico, che ho chiamato Interiorismo Universale di cui ho già realizzato il manifesto letterario. Si fonda sulla #poesiaimmagine che scandaglia le parti più profonde del nostro essere e vuole esserne portavoce. Il fine ultimo di questa poesia è quello di creare e diffondere testi di poesia, definita come linguaggio di eccellenza del web ricorrendo a neologismi costituiti dalle parole composte, infatti ho intitolato il libro #Cantoanima, tutte rigorosamente precedute dall’hashtag # che è solo un segno grafico e non fonico (quindi non viene pronunciato durante la lettura delle poesie).