Cordoli da fondazione per le case in legno: ecco perché isolarli
Chi si occupa, anche solo conoscendo le basi, di edilizia, sa che quando si costruisce un edificio (sia esso un'abitazione, un ufficio o altro) le fondazioni devono essere messe in connessione con la struttura portante. Quando poi si tratta di bio-edilizia e di case in legno, ciò è ancora più vero, perché quelli che vengono chiamati gli “attacchi a terra” (altro nome per i cordoli da fondazione per case in legno) possono essere soggetti a marcescenza. La soluzione, in tutti questi casi, è quella dell'isolamento dei cordoli. Per quale motivo va eseguito questo passaggio e quali sono i suoi vantaggi? Vediamolo in questo articolo.
L'isolamento termico e acustico come unico rimedio al deterioramento dell'attacco a terra
Ecco perciò che l'isolamento termico e acustico si rivela fondamentale nel difendere la qualità e le prestazioni di un attacco a terra, in special modo se si tratta di quelli di una casa in legno. I cordoli di una casa in legno, infatti, sono più soggetti a marcescenza se non applicati a regola d'arte. Questo non significa che ciò non possa accadere anche ai cordoli in calcestruzzo, ma per il legno è forse più frequente. Agenti esterni come l'umidità in primo luogo, ma anche il ristagno di acqua, le piogge che si accumulano, possono infatti condurre ad un logorio progressivo del materiale che costituisce il cordolo. Senza contare il nocivo intervento di gas come il radon, che se riescono a passare in casa ed essere respirati possono condurre a conseguenze negative per la salute di chi vi abita. O ancora, altro nemico da temere: la formazione di ponti termici, che si formano quando lo sbalzo di temperatura tra un dentro ed un fuori è estremo, cioè supera il parametro del 15% stabilito dalla normativa italiana in vigore. Di conseguenza l'unica soluzione è quella di procedere all'isolamento dell'attacco a terra e dei cordoli.
Obiettivi: garantire la qualità ambientale
L'isolamento termico e acustico dell'attacco a terra (e in conseguenza dei cordoli di fondazione) ha perciò l'obiettivo principale di garantire un'ottima qualità ambientale. Quest'ultima si concretizza quando sussistono i seguenti parametri:
Resistenza all'umidità (attraverso apposite separazioni dalle fondazioni, tramite giunti, asfalto, etc.);
Tenuta contro le infiltrazioni di acqua acida e gas nocivi come il radon (con utilizzo di impermeabilizzanti e drenaggio);
Difesa contro invasioni organiche (termiti, muffe, funghi, ostacolati con materiale come il rame o trattamenti chimici);
Tenuta di controllo del dispendio energetico (eliminando i ponti termici), anche attraverso appositi isolanti ed uso consapevole della ventilazione.
Prima di procedere nel modo più idoneo sarà dunque necessario che i tecnici che opereranno seguano specifici passaggi. Innanzitutto lo studio del terreno, per capire quali interventi saranno più adatti ai fini dell'isolamento, poi lo studio dei materiali delle fondazioni, la scelta degli attacchi a terra e dei cordoli. Ciò vale non solo per un materiale come il legno, ma anche per il calcestruzzo, che ha dimostrato possedere un'alta permeabilità e un bassissimo potere isolante. È interessante infine notare come in questi ultimi anni anche l'utilizzo della scienza geotermica per risolvere questi problemi di contenimento strutturale. In pratica attraverso specifiche tubature che passano sotto il livello della strada vengono prelevati acqua e vapore dal sottosuolo tanto da poter migliorare considerevolmente gli interventi per l'efficienza energetica.
Fonte notizia
www.cordoloventilato.it