Da oggi è presente su tutte le piattaforme digitali il brano d’esordio di Marco Villan “5 di mattina”, presentato in anteprima dal vivo sul palco del Festival ProSceniUm di Assisi.
”5 di mattina” prende ispirazione da una foto simbolo, divenuta virale, del fotografo Osman Sagirli scattata nel campo profughi di Atmeh. Lo scatto ritrae l’immagine di una bambina siriana la quale scambia l’obiettivo della macchina fotografica per un’arma, alzando le mani, come segno di resa, al suo destino.
Marco Villan racconta così il suo brano: “È un inno alla libertà. Sotto ogni forma. Ognuno di noi è “soldato di libertà”. Un messaggio sociale che deve arrivare diretto e deve far riflettere sulla ricerca personale della solidarietà umana. Viviamo in un mondo in cui il potere, la maggior parte delle volte, è indice di sopraffazione sui più deboli. “ – continua il cantautore – “Cinque di mattina vuole essere portatrice di messaggi positivi di fratellanza e al tempo stesso un’arma di denuncia contro le ingiustizie che ci allontanano ogni giorno dalla realtà dell’essenza delle cose“.
Cinque di mattina è l’orario - immaginario di tensione - in cui si sente sparare dai tetti delle case, è l’orario in cui i migranti lasciano la loro terra d’origine per sognare un futuro migliore.
Si è voluto ricostruire una tensione emotiva anche attraverso la composizione e l’arrangiamento musicale con la ricerca di un tessuto armonico tale da mantenere costante l’attenzione, ed individuare una sonorità tensiva.
Questo brano, realizzato presso il “Procube Studio” di Pierangelo Ambroselli, vede il sodalizio artistico tra l’artista e musicisti già noti del mondo della musica italiana come: Roberto Gallinelli al basso (bassista di Laura Pausini), Alessandro Inolti alla batteria (batterista di Fabrizio Moro), Francesco Piantoni al pianoforte, Francesco Raucci alle Chitarre, Marcello Sirignano agli archi, Roberto Fallarino alla programmazione e archi e Giacomo Campolo, Francesco Sacchini e Flaminia Lo Bianco come backing vocals.
Il mix e mastering è stato affidato a Marco Borsatti presso lo Studio Impatto di Bologna, mentre la copertina del singolo è stata realizzata da Cristian Marrocco.