È stata un'ottima idea anche quest'anno, del resto lo è sempre. Stiamo parlando del carpet alla Mostra Internazionale del Cinema, che stavolta è stato doppio per la giornalista e imprenditrice Marianna Bonavolontà.
Lei si occupa di moda, lifestyle; è la fondatrice di Chic Advisor ® – la guida dell’artigianato di lusso – e di recente l'avete vista alla conduzione del Tg su Trsp, canale 15 in Molise e 17 in Abruzzo. Marianna collabora con diverse testate, tra cui il magazine online Hermes Magazine, La Gazzetta dello Spettacolo, il settimanale Nuovo ed il periodico cartaceo Lacerba. Attualmente sta anche lavorando in qualità di autrice su alcuni programmi in uscita e a breve pubblicherà il suo secondo libro: La ragazza col Genio in Valigia.
La “tappa” della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è stata straordinaria anche in questa 78 esima edizione: in laguna dal 2 all’11 settembre, il suo invito in passerella ha interessato le serate del 2 e del 4 settembre.
Marianna è stata ospite il 5 settembre ad un importante evento all’Hilton, dove era presente anche Fashion tv. L’evento è stata organizzato da Giansandro Cantori, fondatore di The Chic and Cool, in collaborazione con Caniff (Canadian International Fashion Film Festival) e Marianna è stata membro della giuria ufficiale in riferimento ai film.
"Ho deciso di portare sulla passerella il mio amato Made in Italy ed omaggiare l’arte, gli artisti e gli artigiani oltre che lanciare un messaggio di vicinanza, per quanto possibile, alle donne afghane" ha dichiarato Marianna subito dopo il "primo" red carpet dello scorso giovedì.
La Bonavolontà è reduce dallo spettacolo di Stefano De Martino, Biagio Izzo e Paolantoni, durante la tappa abruzzese dove è intervenuta nella conduzione stessa ad inizio spettacolo e poi si è occupata delle interviste; ricordiamo che Marianna lavora con i Vip e li intervista di frequente.
Tornando alla passerella più ambita d’Italia, il messaggio che ha lanciato quest'anno Marianna Bonavolontà è di grande importanza, riguardo ad un tema d’attualità. Per l’occasione ha indossato una maschera ed una pochette ispirate ai graffiti dell’artista afgana Shamsia Hassani, che dal 2010 rappresenta il dramma dell’Afghanistan e dell’oppressione delle donne. Nei suoi graffiti le donne vengono raffigurate gentili, leggiadre, immerse nei loro pensieri, con gli occhi bassi, senza labbra, circondate dalle macerie e dal terrore.
“Mi ha colpito molto ciò che sta accadendo in Afghanistan – spiega Marianna - Ho visto donne lottare per la libertà rischiando la propria vita senza timore. Mi sono ispirata a Shamsia Hassani, una giovane street Artist Afgana che sfida i talebani con la sua arte gentile e le cui opere impazzano sui social. Bisogna far qualcosa per non perdere mai la speranza… A me le opere di Shamsia ne trasmettono tantissima e per questo ho deciso di portarla con me sul red carpet!”.
Come negli anni precedenti, Marianna ci tiene ad “andare oltre” la semplice sfilata sul tappeto rosso.