Il 27 luglio 2021 l'Imani Centre for Policy and Education, un think tank ghanese ha organizzato ad Accra un seminario sul tema:" l'imperativo della ripresa economica, come può la risoluzione del problema del Sahara rafforzare l'integrazione continentale dell'Africa".
Inoltre, questo evento ha riunito diverse parti giunte dal Ghana e dall'Africa occidentale, di cui tra i presenti esperti nella materia, economisti, politici, accademici e vari gruppi di diverse paesi africani del Gambia, Senegal, Liberia, e della Nigeria.
Tuttavia, il seminario mirava a discutere circa le attuali sfide dell'Unione Africana in modo scientifico in un esercizio altamente intellettuale e basato sull'evidenza con esperti qualificati.
Si precisa, che le discussioni di questa tema erano concentrate sulle sfide dell'integrazione economica regionale e continentale e basata sul ruolo delle comunità economiche con la presenza del segretario dell'Accordo di libero scambio continentale africano.
Tutti i partecipanti presenti al seminario hanno indicato l'urgenza di tale integrazione e hanno chiesto la piena attuazione dell'AFCFTA e la sua protezione contro qualsiasi situazione di stallo che ostacoli l'ideale d'integrazione del continente sul terreno, dichiarato dall'UA.
Vale la pena menzionare che in questo seminario è stato discusso anche su come i vicoli ciechi politici, quali la questione del Sahara del Marocco, costituiscano oggi come oggi uno dei principali ostacoli all'integrazione economica dell'Africa.
Si sottolinea che i partecipanti hanno confermato la necessità di trovare una soluzione valida e realistica di questa vecchia storia del Sahara del Marocco che non può che costituire una svolta nel consolidamento regionale e continentale dell'Africa e secondo i partecipanti l'UA deve correggere questa eredità ingombrante oltre l'errore storico.
Nel contesto attuale, segnato dall'urgenza della ripresa economica per l'unità, l'integrazione e la sicurezza complessiva del continente, l'incidente del Guerguerat dimostra la necessità di superare posizione ideologiche improduttive.
L'analisi da parte dei partecipanti che l'ostruzione per tre settimane da parte dei campeggiatori guidati dal Polisario di una strada vitale e strategica che collega Europa, Nord Africa e Africa occidentale mette in pericolo i Paesi limitrofi, di cui la regione e la sicurezza economica dell'intera continente, inoltre, l'ottima collaborazione tra il Regno del Marocco e i paesi dell' Africa occidentale.
I partecipanti hanno ritenuto che l'ammissione nell'organizzazione dell'Unità Africana(OUA) quindi il suo mantenimento da parte dell'UA, di un'entità non statale, che da allora è stata solo una fonte di divisioni e ostacoli.
Si precisa che ci sono due punti di riflessione in questo tema: la prima che l'UA sta diventando sempre di piu' un soggetto politico in grado di risolvere le questioni interne al continente africano. La seconda che l'Africa è in grado di gestire senza l'intervento terzo ogni problema, in questo senso l'opera di solidarietà e proattività del Regno del Marocco durante la crisi sanitaria è un esempio da seguire, oltre la creazione di un polo scientifico medico dedicato allo studio delle malattie e vaccini in grado di fornire l'intero paese e anche l'Africa.
La posizione geografica del Marocco e la sua ricca storia con la guida di Sua maestà il Re Mohammed VI, è molto importante nella chiave Pan africana, basta vedere la crisi libica e la mediazione marocchina è un vero esempio di come l'Africa messa in atto per risolvere da sola dei problemi cosi grave.
Si ricorda che il Marocco sta attraversando un periodo di stabile e sostenuta crescita economica è oggi parte di 55 accordi di libero scambio. Rabat si sta quindi progressivamente affermando come porta d'accesso all'Africa, considerando lo sviluppo economico interno e l'investimento nei paesi africani sotto l'azione di Sua Maestà il Re Mohammed VI.
Forum Veneto Marocco.