Conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge meravigliose e l'acqua del mare cristallina, la Sardegna si è guadagnata nel tempo l'appellativo di Caraibi d'Italia, ed è ogni anno meta di migliaia di turisti. Se state pianificando una vacanza in Sardegna e desiderate alternare le giornate in spiaggia a qualche visita culturale, potreste prendere in considerazione l'idea del traghetto, in modo da raggiungere agevolmente la meta delle vostre gite direttamente con la vostra auto. Sul sito web www.traghettiperlasardegna.com troverete utili informazioni per il viaggio e la possibilità di acquistare i biglietti direttamente online. Di seguito vi proponiamo alcuni spunti per delle escursioni giornaliere che vi permetteranno di conoscere il cuore culturale pulsante della Sardegna e che siamo certi vi resteranno nel cuore.
I nuraghi
Una vacanza in Sardegna non può dirsi completa senza la visita a un nuraghe. Risalenti all'età del bronzo, queste singolari costruzioni di forma troncoconica venivano utilizzate come case-fortezza e si ipotizza che in un secondo periodo abbiano avuto scopo sepolcrale. Il più celebre dell'isola è quello di Su Nuraxi, a Barumini, attorno al quale era sorto un piccolo villaggio. Per accedervi è necessaria la prenotazione, in quanto vi si effettuano solamente visite guidate.
L'isola dell'Asinara
Situata sulla punta nord-occidentale, l'Asinara è un'isola montuosa dalle coste frastagliate. L'isola non è più abitata dalla fine dell'Ottocento, quando gli ultimi residenti si trasferirono a Stintino o nei paesi circostanti. Dalla fine della prima guerra mondiale, l'isola è diventata una colonia penale fino al 1997, anno di chiusura della prigione. Successivamente, è stata trasformata in un bioparco grazie alla ricchezza della flora e della fauna presenti (vi si contano oltre 700 specie floreali). All'Asinara si possono inoltre vedere i tipici asinelli albini nani, che si possono considerare a buon titolo i primi residenti, in quanto la loro presenza è attestata già nel XII secolo.
Le grotte di Nettuno
Ad Alghero si trovano le grotte più imporanti della Sardegna, dedicate, come si evince dal nome, al dio del mare Nettuno. Formatesi nel corso di milioni di anni e scoperte da un pescatore della zona alla fine del XVIII secolo, le grotte si estendono per circa 6 km e offrono un panorama davvero mozzafiato. All'interno si trovano stalattiti e stalagmiti 3 persino un lago sotterraneo naturale. Sono visitabili in traghetto (partendo da Alghero) oppure tramite una lunga scalinata, chiamata la scala del capriolo.
Penisola del Sinis - Tharros
Forse meno conosciuto rispetto ad altre mete dell'isola, l'insediamento di Tharros, nella parte meridionale della penisola del Sinis, venne fondato nell'VIII secolo a.C. dai Fenici. Nei secoli passò sotto il controllo dei cartaginesi, di cui oggi rimangono i resti di alcuni templi, poi dei Romani e in ultimo dei bizantini. Tharros venne infine abbandonato nel 1050, dopo un periodo di lenta decadenza causato dalle incursioni saracene che ne provocarono un graduale spopolamento. Oggi Tharros costituisce un meraviglioso museo a cielo aperto, che racconta la storia delle diverse civiltà che qui si sono succedute. Attualmente sono visitabili le rovine di questo villaggio, che comprendono le strade, le case, il tempio e la necropoli di epoca romana. Dal punto di vista logistico, Tharros non è collegata ad Oristano tramite i mezzi pubblici, quindi è necessario raggiungerla in auto.