Il famoso
Arsenale di Venezia rappresentò il cuore dell’industria navale veneziana, in
cui architetti, fabbri, carpentieri e cordai lavoravano per creare imponenti
galere, lunghe 41 m che potevano ospitare al loro interno fino a 250 persone!
Certo, il tempo impiegato era molto
importante, considerando che per costruirne una ci volevano dai sei mesi fino
ad un anno.
Originariamente il cantiere navale
era stato progettato vicino Piazza San Marco, ma verso l’XI secolo venne
traslato nel Sestiere Castello, condizionando lo l’assetto della città.
Questo portò infatti alla
costruzione delle case di pubblica ragione intorno alle mura
dell’Arsenale, così che gli operai, chiamati arsenalotti, potessero fare
casa e bottega con il cantiere.
Con l’incremento di operai, arrivati
a 3000 unità, venne realizzata nel XV secolo la Porta da Terra dell’Arsenale di
Venezia, importante perché rappresentò il primo esempio di architettura
rinascimentale della città.
Le mura dell’Arsenale si sviluppano
lungo 3 km, andando a rappresentare la forza, e l’inattaccabilità della flotta
veneziana.
Anche Dante rimase molto colpito
dall’Arsenale della Serenissima, tanto da citarlo nell’Inferno:
QUALE NELL’ARZANA DE’ VINIZIANI
BOLLE D’INVERNO LA TENACE PECE
A RIMPALMARE I LEGNI LORO NON SANI […]
Canto XXI – Inferno – Divina Commedia
Questi versi sono oggi leggibili su una lapide all’ingresso principale del complesso.